“Chi ha il visto il cielo di Palermo non potrร piรน dimenticarlo”. Cosรฌ racconta Goethe, quando, nel suo lungo viaggio attraverso l’Italia, si imbatte per la prima volta nel capoluogo siciliano. Mentre in televisione vediamo scorrere le immagini di Palermo devastata dal nubifragio di questa notte, non possiamo che ricordare le parole che Goethe le dedicรฒ il 13 aprile del 1787.
Non รจ possibile formarsi unโidea giusta dellโItalia senza aver visto la Sicilia: qui sta la chiave di tutto.
Viaggio in Italia e l’omaggio a Palermo
Viaggio in Italia รจ il resoconto del Gran Tour che Goethe compรฌ in Italia nel 1786 e che lo fece soggiornare a lungo nel nostro Paese. Dalle grandi cittร ai piccoli centri, dalle montagne al mare, da Venezia a Palermo, quello di Goethe รจ un omaggio alle bellezze, ma anche alle contraddizioni dell’Italia. Bellezza e violenza, speranza e distruzione, contraddizioni che emergono oggi ancora una volta di fronte alle immagini di Palermo, devastata dal nubifragio di questa notte. Ed รจ proprio a Palermo e alla sua struggente bellezza che lo scrittore tedesco dedica alcuni dei passi piรน memorabili di “Viaggio in Italia”.
Chi ha visto una volta il cielo di Palermo…
Chi ha visto una volta il cielo di Palermo non potrร mai piรน dimenticarlo…
Com’essa ci abbia accolti, non ho parole bastanti a dirlo: con fresche verzure di gelsi, oleandri sempre verdi, spalliere di limoni ecc. In un giardino pubblico c’erano grandi aiuole di ranuncoli e di anemoni. L’aria era mite, tiepida, profumata, il vento molle. Dietro un promontorio si vedeva sorgere la luna che si specchiava nel mare; dolcissima sensazione, dopo essere stati sballottati per quattro giorni e quattro notti dalle onde!
Non saprei descrivere con parole la luminositร vaporosa che fluttuava intorno alle coste quando arrivammo a Palermo in un pomeriggio stupendo. La purezza dei contorni, la soavitร dellโinsieme, il degradare dei toni, lโarmonia del cielo, del mare, della terraโฆ chi li ha visti una volta non li dimentica per tutta la vita.