Sei qui: Home » Libri » “Malamore”, il libro di Concita De Gregorio contro la violenza sulle donne

“Malamore”, il libro di Concita De Gregorio contro la violenza sulle donne

Reduci dall'ennesimo caso di femminicidio, il libro che vi consigliamo di leggere è "Malamore: esercizi di resistenza al dolore", il libro in cui Concita De Gregorio indaga il tema della violenza contro le donne.

Si può morire a ventidue anni per femminicidio? Quello della giovane Giulia Cecchettin è l’ennesimo caso di violenza sulle donne nel nostro Paese, una piaga che sembra non avere fine. E l’antidoto non può che essere quello di parlarne, non solo per ricordare le vittime e sensibilizzare la collettività, ma soprattutto per educarci, tutti, ad un modello sano di legami di coppia e di amicizia, troppo spesso teatri di violenza.

Perciò, vogliamo dare inizio a questa giornata scoprendo insieme a voi “Malamore: esercizi di resistenza al dolore“, un libro con cui Concita De Gregorio indaga il fenomeno della violenza contro le donne guardando più da vicino all’universo femminile.

“Malamore”, la sinossi

«Malamore è un libro del 2008 e ha una forza che cresce col passare degli anni: cresce perché resta intatta, nel tempo, la vera domanda che lo anima. E la domanda non è perché gli uomini si sentano tanto spesso autorizzati a esercitare violenza – verbale, fisica, psicologica – sulle donne che sostengono di amare.

La vera questione – mi pare, piuttosto – è perché le donne non siano in grado di respingere la violenza, quando la riconoscono. Cosa le induce, cosa ci induce a sopportare il crescendo di umiliazioni, le piccole angherie domestiche, le prepotenze pubbliche che sempre preludono a un epilogo tragico?

Cosa ci fa credere di poter cambiare, accogliere, domare la minaccia? C’è una sorta di presunzione, dice l’antica favola che apre questo libro: la topolina si innamora del gatto, convinta che lo renderà vegetariano. C’è un oscuro sentimento profondo che si nutre di sensi di colpa, raccontano le tante storie di donne – celebri, anonime – che come stelle cadenti illuminano la scena del delitto. Esercizi di resistenza al dolore, recita il sottotitolo.

Forse la chiave è qui: nella confidenza che le donne hanno col dolore, la palestra che serve a trasformarlo in forza. Ciascuno troverà la sua risposta, leggendo. Troverà qualcosa della sua storia e forse il coraggio di guardarla negli occhi. Se accadesse anche una volta sola, è per quella volta che ho scritto questo libro».

Il malamore, la violenza, le donne

Il soggetto dell’opera di Concita De Gregorio è il malamore, il sentimento malato che causa la pressione, lo stalking, la violenza sulle donne, fino al femminicidio.

L’autrice indaga la tematica in modo originale ed incisivo, guardando a molteplici storie vere di donne che hanno subìto violenza. Attraverso gli stralci offerti dalla scrittrice pisana, riusciamo a comprendere appieno l’intento dell’opera, che non vuole semplicemente parlare di violenza sulle donne, né vuole essere l’ennesimo libro che compendia storie di un genere maschile malato.

Con “Malamore: esercizi di resistenza al dolore”, Concita De Gregorio pone l’accento sull’universo femminile, sulle donne che, nonostante la violenza, la paura e i sogni stroncati, decidono di sopportare il dolore – fisico e psicologico -, di sopportare la violenza.

Cosa ci spinge a non andar via di casa? Cosa ci fa fare un passo indietro quando pensiamo per giorni di denunciare e poi ritrattiamo? Qual è il motivo che si cela dietro a tutta questa sofferenza taciuta, nascosta, racchiusa negli occhi e nel cuore pronto a scoppiare?

“Le donne hanno più confidenza con il dolore. È un compagno di vita, è un nemico tanto familiare da essere quasi amico. Ci si convive, è normale. Strillare disperde le energie, lamentarsi non serve. Trasformarlo, invece: ecco cosa serve. Trasformare il dolore in forza. È una lezione antica, una sapienza muta e segreta: ciascuna lo sa.

Le storie qui raccolte sono scie luminose, stelle cadenti che illuminano a volte molto da lontano una grande domanda: cosa ci induce a non respingere, anzi a convivere con la violenza? Perché sopporta chi sopporta, e come fa?

Quanto è alta la posta in palio? Alcune soccombono, molte muoiono, moltissime dividono l’esistenza con una privata, indicibile, quotidiana penitenza. Alcune ce la fanno, qualche altra trova nell’accettazione del male le risorse per dire, per fare quel che altrimenti non avrebbe potuto. Sono, alla fine, gesti ordinari. Chiunque può capirlo misurandolo su di sé. Sono esercizi di resistenza al dolore”.

Concita De Gregorio

Nata a Pisa il 19 novembre del 1993, Concita De Gregorio è un’affermata scrittrice, giornalista, conduttrice ed opinionista. Direttrice de “L’Unità” dal 2008 al 2011, De Gregorio è attualmente editorialista a “La Repubblica” e dall’aprile 2023 è anche direttrice dell’Hollywood Reporter Roma, prima edizione europea dell’omonima testata statunitense.

© Riproduzione Riservata