Sei qui: Home » Libri » I 10 libri più regalati a Natale

I 10 libri più regalati a Natale

Vi abbiamo chiesto quali libri abbiate ricevuto in regalo a Natale. In questo articolo vi sveliamo le risposte più gettonate. Ecco i 10 libri più regalati a Natale.

All’indomani delle festività natalizie, si fa la conta dei regali. In molti hanno ricevuto uno o più libri, oggetti meravigliosi da regalare perché contengono mondi interi e, grazie ad essi, è possibile esprimere le emozioni che vorremmo arrivassero ai destinatari del nostro pensiero.

Sulla pagina Facebook di Libreriamo vi abbiamo chiesto quali libri avete ricevuto in regalo questo Natale. Avete risposto in tanti, con altrettanti titoli, molto diversi per genere e stile.

Fra le risposte, tuttavia, ci sono alcuni libri che ritornano con frequenza. Curiosi di conoscerli? Ecco i 10 libri più regalati a Natale.

I 10 libri più regalati a Natale

1. “Le armi della luce” di Ken Follett

Uno dei libri più regalati è stato senz’altro lui, la nuova uscita di Ken Follett, quinto e ultimo capitolo dei libri di Kingsbridge, che si svolge tra il 1792 e il 1824, in un’epoca di grandissimi cambiamenti in cui il progresso si scontra con le tradizioni del vecchio mondo rurale e il governo dispotico è determinato a fare dell’Inghilterra un potente impero commerciale.

Una coraggiosa filatrice, un ragazzo geniale, una giovane idealista che fonda una scuola per bambini disagiati, un commerciante di tessuti travolto dai debiti del padre, una moglie infedele, un operaio ribelle, un artigiano intraprendente, un vescovo inetto, un ricco imprenditore senza scrupoli sono solo alcuni dei personaggi che animano questa storia indimenticabile.

Eroine ed eroi carismatici combattono per un futuro libero dall’oppressione, personaggi cattivi e perversi cercano di mantenere ad ogni costo i loro privilegi in un complesso intreccio ricco di dettagli storici accuratamente documentati.

2. “Soledad” di Maurizio De Giovanni

Anche “Soledad”, l’avventura invernale del Commissario Ricciardi, ricorre di frequente fra le risposte al post sui libri regalati a Natale.

Nel dicembre del 1939 l’Italia si prepara a vivere l’ultimo Natale di pace, ma un omicidio squassa il ventre della città.

Quanta solitudine che c’è. In Europa la guerra è cominciata, eppure da noi qualcuno si illude ancora che sia possibile tenerla fuori della porta.

E poi sta arrivando la più bella delle feste, quella dove si mangia, si beve, ci si abbraccia, quella in cui ci si scambiano doni con le persone care; non bisogna avere pensieri tristi. La solitudine, però, la solitudine vera, è difficile da scacciare.

Puoi essere solo perfino se stai in mezzo alla gente, se hai una famiglia, degli amici. Soprattutto puoi essere solo se decidono che sei diverso, magari perché non sai parlare, o perché ami persone del tuo stesso sesso.

O perché, dicono, sei di un’altra razza. Anche Erminia Cascetta era diversa, a modo suo. Aveva troppa voglia di vivere, perciò l’hanno uccisa.

In questo tempo che accelera verso l’abisso, spetta al commissario Ricciardi e al brigadiere Maione scoprire chi è stato. La chiave di tutto, però, è sempre la solitudine.

3. “Il vento conosce il mio nome” di Isabel Allende

L’ultimo romanzo di Isabel Allende, che ha confermato il talento della sua autrice, è stato un altro dei libri che più avete ricevuto in regalo questo Natale.

Intrecciando passato e presente come solo Isabel Allende sa fare, “Il vento conosce il mio nome” racconta la storia di due personaggi indimenticabili, entrambi alla ricerca di una famiglia. È una testimonianza delle scelte estreme a cui i genitori sono costretti, una lettera d’amore ai bambini che sopravvivono ai traumi più devastanti senza mai smettere di sognare.

4. “Tutto è qui per te” di Fabio Volo

Fra i libri che più avete ricevuto in regalo c’è anche la novità di Fabio Volo, “Tutto è qui per te”.

Luca è bravissimo nelle sorprese, ha il talento di rendere speciale ogni momento, anche le pause pranzo.

È un uomo molto indipendente, però non gli piace stare da solo. Ha una storia importante alle spalle, finita non ha capito bene come (“quand’è che le cose belle poi diventano brutte?”).

Esce con una ragazza che ha la metà dei suoi anni e un po’ se ne vergogna, ma lei è come una boccata d’aria fresca. Sua madre invece dispone di lui come se non fosse mai diventato un adulto e non perde occasione per farlo sentire sbagliato, in debito.

Un giorno, per caso, incontra Lucia, la sua fidanzata di quando aveva vent’anni.

5. “L’educazione delle farfalle” di Donato Carrisi

La novità firmata da Donato Carrisi, “L’educazione delle farfalle”, è un altro dei libri più regalati questo Natale.

La casa di legno brucia nel cuore della notte. Lingue di fuoco illuminano la vallata fra le montagne. Nel silenzio della neve che cade si sente solo il ruggito del fuoco. E quando la casa di legno crolla, restano soltanto i sussurri impauriti di chi è riuscito a fuggire in tempo.

Ma qualcosa non è come dovrebbe essere. I conti non tornano. E il destino si rivela terribilmente crudele nei confronti di una madre: Serena.

6. “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio

Fra le vostre risposte sui libri ricevuti per Natale è spuntato spesso lui, il romanzo in cui Donatella Di Pietrantonio tocca una tensione tutta nuova.

Non esiste un’età senza paura. Siamo fragili sempre, da genitori e da figli, quando bisogna ricostruire e quando non si sa nemmeno dove gettare le fondamenta.

Ma c’è un momento preciso, quando ci buttiamo nel mondo, in cui siamo esposti e nudi, e il mondo non ci deve ferire. Per questo Lucia, che una notte di trent’anni fa si è salvata per un caso, adesso scruta con spavento il silenzio di sua figlia. Quella notte al Dente del Lupo c’erano tutti. I pastori dell’Appennino, i proprietari del campeggio, i cacciatori, i carabinieri. Tutti, tranne tre ragazze che non c’erano più.

7. “Il Giappone a colori” di Laura Imai Messina

Il suggestivo “Il Giappone a colori” è stato un altro dei libri che più avete ricevuto questo Natale.

I nomi dei colori tradizionali del Giappone sono già un assaggio di poesia. Ma quando scopriamo le storie, le tradizioni o le leggende che si nascondono dietro questi nomi, la meraviglia si moltiplica.

Ognuno di essi si porta dietro una storia che è parte della Storia del paese, della sua letteratura e della sua arte. Una ricchezza che arriva fino al presente. Quando poi a raccontare questo universo di infinita varietà è la penna di una scrittrice come Laura Imai Messina, i colori del Giappone riescono a illuminare angoli bui del cuore di ognuno con imprevedibili risonanze.

Unendo la sua competenza di studiosa (e la conoscenza di prima mano della cultura giapponese) con le sue doti di narratrice, Laura Imai Messina scrive un libro unico e prezioso, un invito al viaggio e all’immaginazione, un romanzo epico i cui protagonisti sono i colori.

8. “Abel” di Alessandro Baricco

Anche il western metafisico di Alessandro Baricco torna con frequenza fra le vostre risposte in merito ai libri ricevuti a Natale.

Ha ventisette anni, Abel, quando diventa leggenda. Ha messo fine a una rapina sparando simultaneamente con due pistole contro obiettivi diversi. Un colpo detto il Mistico, che pochi sono in grado di mettere a segno con la sua precisione.

È lo sceriffo della cittadina di un Ovest immaginario ed è innamorato di Hallelujah Wood, una donna che ha addosso una specie di mistero, mani piccole e labbra orientali. Anche lei lo ama: ogni tanto parte senza che lui sappia dove va – “passiamo senza fermarci, è inteso così” –, ma torna sempre.

La madre di Abel, invece, anni prima se n’è andata per non tornare mai più. Ha preso i quattro cavalli migliori e ha lasciato lui, i fratelli e la sorella al loro destino.

9. “Resisti, cuore. L’Odissea e l’arte di essere mortali” di Alessandro D’Avenia

Fra i libri più regalati a Natale figura anche il nuovo titolo di Alessandro D’Avenia, dedicato all’Odissea e al suo mitico protagonista.

In “Resisti, cuore” Alessandro D’Avenia ripercorre i ventiquattro canti del poema come un’arte di vivere, e lo fa risplendere di tutta la sua luce. Ci accompagna attraverso l’opera come studioso di Lettere classiche che l’ha eletta a suo principale ambito d’interesse, come insegnante che da anni ne promuove la lettura integrale ad alta voce, come intellettuale abilissimo nell’interpretare lo spirito del tempo.

10. “Holly” di Stephen King

Genere del tutto diverso per un altro dei libri che più avete menzionato fra le risposte: “Holly”.

Stephen King ritorna con “Holly”, una storia che vede protagonisti una madre disperata per la scomparsa della figlia e un’insospettabile coppia di anziani che in apparenza sono dei rispettabilissimi membri della società.

Quando Penny Dahl chiama l’agenzia Finders Keepers nella speranza che possano aiutarla a ritrovare la sua figlia scomparsa, Holly Gibney è restia ad accettare il caso. Il suo socio, Pete, ha il Covid. Sua madre, con cui ha sempre avuto una relazione complicata, è appena morta. E Holly dovrebbe essere in ferie. Ma c’è qualcosa nella voce della signora Dahl che le impedisce di dirle di no.

A pochi isolati di distanza dal punto in cui è scomparsa Bonnie Dahl, vivono Rodney ed Emily Harris. Sono il ritratto della rispettabilità borghese: ottuagenari, sposati da una vita, professori universitari emeriti.

© Riproduzione Riservata