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Haruki Murakami, 5 libri da leggere per scoprire tutte le sfaccettature dello scrittore giapponese

Buon compleanno ad Haruki Murakami, lo scrittore cult giapponese che vi raccontiamo attraverso 5 imperdibili libri.

Il 12 gennaio 1949 nasceva nella prefettura di Kyoto Haruki Murakami, celebre scrittore e traduttore giapponese che con i suoi numerosi romanzi ha fatto il giro del mondo.

Se non avete ancora letto i suoi libri, o se volete conoscerlo meglio attraverso le sue opere, ecco una lista di alcuni fra i suoi scritti più significativi.

5 libri da leggere per conoscere Haruki Murakami

L’arte di correre

Tutto vi immaginereste leggendo il titolo di questo libriccino tranne che si tratti di un’autobiografia. “L’arte di correre” è un’opera sorprendente in cui Haruki Murakami si racconta attraverso due attività apparentemente molto diverse fra loro: la corsa e la scrittura.

Quando, nel 1981, Murakami chiuse Peter Cat, il jazz bar che aveva gestito nei precedenti sette anni, per dedicarsi solo alla scrittura, ritenne che fosse anche giunto il momento di cambiare radicalmente abitudini di vita: decise di smettere di fumare sessanta sigarette al giorno, e – poiché scrivere è notoriamente un lavoro sedentario e Murakami per natura tenderebbe verso una certa pinguedine – di mettersi a correre.

Norwegian wood

Romanzo insolito rispetto al resto della produzione di Murakami, “Norwegian wood” è forse una delle opere più famose della narrativa contemporanea. Del suo autore racconta il lato più introspettivo, sentimentale ed intimo.

“Norwegian Wood” è un grande romanzo sull’adolescenza, sul conflitto tra il desiderio di essere integrati nel mondo degli “altri” per entrare vittoriosi nella vita adulta e il bisogno irrinunciabile di essere se stessi, costi quel costi.

Come il giovane Holden, Toru è continuamente assalito dal dubbio di aver sbagliato o poter sbagliare nelle sue scelte di vita e di amore, ma è anche guidato da un ostinato e personale senso della morale e da un’istintiva avversione per tutto ciò che sa di finto e costruito.

1Q84

Mistero, atmosfere oniriche e surreali e mondi paralleli sono gli ingredienti principali di “1Q84”, intrigante trilogia, ispirata al capolavoro di Orwell, che di Haruki Murakami vi farà conoscere il lato più destabilizzante e creativo.

1984, Tokyo. Aomame è bloccata in un taxi nel traffico. L’autista le suggerisce, come unica soluzione per non mancare all’appuntamento che l’aspetta, di uscire dalla tangenziale utilizzando una scala di emergenza, nascosta e poco frequentata. Ma, sibillino, aggiunge di fare attenzione: “Non si lasci ingannare dalle apparenze.

La realtà è sempre una sola”. Negli stessi giorni Tengo, un giovane aspirante scrittore dotato di buona tecnica ma povero d’ispirazione, riceve uno strano incarico: un editor senza scrupoli gli chiede di riscrivere il romanzo di un’enigmatica diciassettenne così da candidarlo a un premio letterario.

Ma “La crisalide d’aria” è un romanzo fantastico tanto ricco di immaginazione quanto sottilmente inquietante: la descrizione della realtà parallela alla nostra e di piccole creature che si nascondono nel corpo umano come parassiti turbano profondamente Tengo.

L’assassinio del commendatore

Con “L’assassinio del commendatore”, invece, vi addentrerete in una storia accattivante alla scoperta degli anfratti più profondi dell’animo umano. Ma non senza incontrare, ancora una volta, le atmosfere sognanti tipiche dei libri di Haruki Murakami.

Una borsa con qualche vestito e le matite per disegnare. Quando la moglie gli dice che lo lascia, il protagonista di questa storia non prende altro: carica tutto in macchina e se ne va di casa. Del resto che altro può fare?

Ha trentasei anni, una donna che l’ha tradito, un lavoro come pittore di ritratti su commissione che porta avanti senza troppa convinzione dopo aver messo da parte ben altre aspirazioni artistiche, e la sensazione generale di essere un fallito. Cosí inizia a vagabondare nell’Hokkaidō, tra paesini di pescatori sulla costa e ryōkan (le tipiche pensioni a conduzione famigliare giapponesi) sulle montagne. Finché un vecchio amico gli offre una sistemazione…

Kafka sulla spiaggia

Infine, un altro dei libri più iconici di Haruki Murakami. Se con “Norwegian wood” il lettore scopre il lato più intimo e realista dell’autore giapponese, con “Kafka sulla spiaggia” è l’esatto opposto.

In questo libro, dentro cui si intrecciano due storie, esistono mondi incredibili, in cui i gatti parlanti abitano il mondo e le cavallette piovono dal cielo.

Un ragazzo di quindici anni, maturo e determinato come un adulto, e un vecchio con l’ingenuità e il candore di un bambino, si allontanano dallo stesso quartiere di Tokyo diretti allo stesso luogo, Takamatsu, nel Sud del Giappone. Il ragazzo, che ha scelto come pseudonimo Kafka, è in fuga dal padre, uno scultore geniale e satanico, e dalla sua profezia, che riecheggia quella di Edipo.

Il vecchio, Nakata, fugge invece dalla scena di un delitto sconvolgente nel quale è stato coinvolto contro la sua volontà. Abbandonata la sua vita tranquilla e fantastica, fatta di piccole abitudini quotidiane e rallegrata da animate conversazioni con i gatti, dei quali parla e capisce la lingua, parte per il Sud. Nel corso del viaggio, Nakata scopre di essere chiamato a svolgere un compito, anche a prezzo della propria vita.

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