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Cristina Arbizzani, Biblioteca di Mirandola, ”I servizi di biblioteca sono fondamentali per scuole e cittadini”

In seguito al terremoto, ricostituire al più presto i servizi di biblioteca nelle sedi provvisorie è una priorità. Nel frattempo il prestito di libri è garantito da un bibliobus ripartito fra le Biblioteche dell'Area Nord di Modena. A illustrare la situazione della rete bibliotecaria di questa zona e in particolare della Biblioteca di Mantova è la direttrice di quest'ultima, Cristina Arbizzani...

La direttrice della Biblioteca Eugenio Garin di Mirandola illustra i danni causati dal sisma e le iniziative per salvare il patrimonio librario e garantire un servizio ai cittadini

 

MILANO – In seguito al terremoto, ricostituire al più presto i servizi di biblioteca nelle sedi provvisorie è una priorità. Nel frattempo il prestito di libri è garantito da un bibliobus ripartito fra le Biblioteche dell’Area Nord di Modena. A illustrare la situazione della rete bibliotecaria di questa zona e in particolare della Biblioteca Eugenio Garin di Mirandola è la direttrice di quest’ultima, Cristina Arbizzani.

 

Quali danni ha riportato la biblioteca in seguito al terremoto?

I danni hanno riguardato soprattutto le strutture murarie ed alcuni scaffali ed armadi su rotaie. I locali sono attualmente inagibili e a breve saranno messi in sicurezza. Non so quando potrebbe iniziare la ristrutturazione, che si rivela molto costosa.

 

Cosa è stato fatto per salvaguardare il patrimonio librario?

Tutto il patrimonio è stato evacuato grazie al supporto e la collaborazione della Soprintendenza Regionale ai Beni Librari, tramite una ditta specializzata,  ed ai Vigili del Fuoco del Comando di San Prospero. I fondi antichi e di conservazione sono stati portati vicino a Bologna, in appositi locali messi a disposizione dalla Soprintendenza, mentre i fondi moderni sono in una scuola di Mirandola.

 

Attualmente è garantito un servizio bibliotecario ai cittadini?

Il servizio attuale è quello di bibliobus, prestato prima dal Comune di Cervia e poi dalla Provincia di Genova, ed attualmente ripartito fra tutte le Biblioteche dell’Area Nord di Modena danneggiate dal sisma. In particolare il bibliobus è presente a Mirandola il venerdì ed il sabato mattina.  Su di esso sono disponibili per il prestito libri per adulti e ragazzi, in particolare di narrativa.

 

La biblioteca ha ricevuto aiuti adeguati da parte delle pubbliche istituzioni o si sarebbe potuto fare di più?

La Soprintendenza Regionale ha dato un aiuto fondamentale come si è visto. Il Cedoc della Provincia di Modena si è attivato per coordinare aiuti di tutti i generi, (libri, volontari, ecc.) ed ha istituito un apposito conto corrente sul quale versare contributi per le biblioteche danneggiate. Altri enti pubblici – Comune di Chivasso (TO), di Spilimbergo (PN) e Regione Friuli Venezia Giulia – hanno offerto strutture ed arredi per una prossima sede provvisoria. La trasmissione di Rai RadioTre Fahrenheit ha adottato la biblioteca di Mirandola, ed il Comune di Torino l’intero Comune, quindi di riflesso anche la biblioteca. Molti privati, banche ed associazioni hanno elargito offerte in denaro e l’editore Mondadori ha pubblicato, con il patrocinio dell’Associazione Italiana Biblioteche, l’antologia “Alzando da terra il sole. Parole per l’Emilia”, i cui proventi andranno alla ricostruzione della biblioteca. Considerato il difficile momento economico, che colpisce, oltre i cittadini, le pubbliche istituzioni, credo che soprattutto privati e fondazioni potrebbero essere in grado di aiutarci.

 

Cosa si potrebbe fare ancora?

Richiamare costantemente l’attenzione sui servizi di biblioteca, fondamentali per scuole e cittadini, come ha fatto l’iniziativa “Terraferma. La cultura per la ricostruzione”, una due giorni che si è tenuta il 6 e 7 ottobre in diverse biblioteche delle Province di Modena, Bologna, Mantova e Reggio Emilia, alla quale ha partecipato anche il nostro Sistema Bibliotecario con iniziative a Mirandola dal titolo “Biblioteche da salvare”.
Provvedere a ricostituire al più presto, almeno in parte, i servizi di biblioteca nelle sedi provvisorie, per fornire a scuole, adulti, ragazzi e studiosi i servizi di informazione, documentazione e svago ai quali erano abituati prima del terremoto.

 

24 ottobre 2012

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