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Come realizzare la copertina perfetta per il proprio libro

La giusta copertina può decretare il successo di un libro. Anastasia Bonvicini di Editate fornisce alcuni utili consigli su come creare e impostare una copertina efficace per il proprio libro autopubblicato.

Quando si vuole pubblicare un libro in self publishing, una delle scelte decisive, che possono decretare il successo o meno di un prodotto editoriale, è la scelta della copertina. Come creare e impostare una copertina efficace per il proprio libro autopubblicato? Alla domanda ha risposto Anastasia Bonvicini di Editate in occasione dell’Indie Book Fest 2023, il festival italiano dedicato agli autori indipendenti, nel corso del workshop dedicato all’argomento.

Perché è importante la copertina?

La puntuale analisi di Anastasia Bonvicini inizia analizzando i motivi per cui oggi è sempre più cruciale realizzare una copertina efficace. Una copertina è importante per…

Attrarre l’attenzione

Nel caso dei libri, non vale il detto “l’abito non fa in monaco”. Sia negli store online che in libreria, infatti, una copertina accattivante può catturare immediatamente l’attenzione e stimolare la curiosità, spingendo il lettore a prendere in considerazione l’acquisto o la lettura del libro.

Dare identità al libro

Anche i libri hanno la loro personalità. La copertina può diventare un elemento riconoscibile per il pubblico, identificando un determinato autore, una serie o un genere.

Comunicare il contenuto

Le copertine “parlano”. Attraverso l’uso di immagini, colori, tipografia e altri elementi grafici, la copertina può fornire un’idea chiara del contenuto e creare aspettative precise.

Differenziarsi dalla concorrenza

Per un libro valgono le leve del marketing comuni a qualsiasi categoria merceologica. Oggi si è esposti a una vasta gamma di opzioni tra cui scegliere. Una copertina ben progettata può aiutare un libro a distinguersi dagli altri favorendone la scelta.

Promuovere il libro

La copertina viene utilizzata per creare interesse sui canali social e nei punti vendita. Ma è utile anche per attirare l’attenzione dei lettori, contribuendo a una maggiore visibilità e a potenziali vendite.

Riflettere la qualità del libro

I lettori tendono ad associare una copertina ben curata con un contenuto di valore e ben scritto, e questo può influenzare la loro decisione di acquistare o leggere il libro.

Creare esperienza di lettura piacevole

Il giusto design della copertina può suscitare emozioni positive nel lettore e aumentare l’entusiasmo per l’inizio del libro, migliorando così l’esperienza di lettura complessiva.

Da quali elementi è composta una copertina

Compresa l’importanza di realizzare una copertina efficace, il secondo step riguarda l’analisi degli elementi principali di cui è composta una copertina. Essi sono principalmente due: la prima e la quarta di copertina.

La prima di copertina è il lato frontale del libro, lo spazio in cui solitamente vengono inseriti il titolo, l’autore, un eventuale sottotitolo. A livello grafico, si può scegliere se dare maggior risalto o all’autore del libro (soprattutto quando si tratta di un grande autore che “da prestigio” al libro, per esempio Charles Baudelaire) oppure al titolo.

La quarta di copertina è uno spazio grafico di seconda fase della comunicazione, cioè per chi desidera saperne di più, e svolge anche un ruolo promozionale. Essa è composta solitamente da una parte superiore contenente sinossi, recensioni del libro, citazione presa dall’opera, e da una parte inferiore in cui è presente la biografia dell’autore.

Gli step per realizzare una copertina

Vediamo quindi passo passo come realizzare una copertina efficace ed armoniosa. Anastasia Bonvicini sottolinea come non esista un metodo universale efficace; ogni libro è unico, così come il processo di realizzazione della copertina. Tuttavia, esistono  passaggi che possono aiutarci a sviluppare le idee e trasformarle in realtà.

Ricerca

Occorre tener presente che ciascun genere letterario ha un proprio immaginario composto da determinate immagini e colori. Per esempio, il genere horror/thriller utilizza toni di colore più tendenti al rosso, mentre per il genere young adult si usano toni tendenti al pastello.

Un’utile ricerca riguarda l’argomento trattato all’interno del proprio libro; esso infatti detterà e indirizzerà le vostre scelte verso immagini, fotografie, grafiche, colori, che possono essere facilmente ricondotte a ciò di cui tratta il libro.

Per l’efficacia di una copertina occorre studiare soprattutto il target di riferimento, a cui ci si vuole rivolgere con la propria opera. Il trucco sta nell’immedesimarsi il più possibile con il proprio target, in modo da capire che cosa si aspetta e fare scelte stilistiche in cui possa sentirsi rappresentato.

Ulteriore elemento di analisi è il tono di voce, ovvero il modo con cui l’autore si rivolge al suo pubblico di riferimento. Anch’esso aiuterà a dare una direzione più precisa alle scelte grafiche ed estetiche della propria copertina; occorre chiedersi, per esempio se il tono di voce è formale o informale, tecnico o generale, e così via…

Arriva infine l’analisi dei competitors, che aiuta a capire cosa funziona nel mercato e a differenziarsi dagli altri. Conoscere i libri simili
al proprio consente di individuare trend e stili che possono influenzare le aspettative dei lettori. E’ possibile così creare una copertina che si distingua, attiri l’attenzione e si inserisca efficacemente nel contesto editoriale.

Più si conosce il proprio pubblico di riferimento meglio ci si riesce ad immedesimare e capire quello che serve, quindi gli elementi e le scelte stilistiche, per trasmettere il messaggio giusto. In questo modo aumenteranno anche le probabilità che il proprio libro venga scelto tra i tanti che trattano del medesimo argomento o storia.

Raccolta/organizzazione delle idee

Dopo la fase di ricerca, arriva quella di “brainstorming“.  E’ consigliato mettere un timer con un tempo non troppo lungo e cominciare a
scrivere tutto ciò che viene in mente pensando al libro. Scrivere di getto, senza pensare, senza filtri, è essenziale affinché tutto ciò che
si ha in testa venga fuori. Si penserà dopo a organizzare le idee.

Non è possibile mettere nella copertina tutte le idee che si hanno; occorre selezionare qualche concetto chiave, che servirà a direzionare le
scelte stilistiche e grafiche. Aiuterà in questa fase chiedersi “Cosa voglio trasmettere con la copertina?”, “Che messaggio voglio dare?”,  “Cosa voglio raccontare?”, “A cosa voglio dare più importanza?”.

Questo aiuterà a selezionare 3-4 parole chiave dal proprio brainstorming e a concentrarsi sul loro significato e le immagini che evocano
nella propria testa.

Dopo la “mente in tempesta” arriva la moodboard: si tratta di una raccolta, che può essere sia fisica che digitale, di immagini, oggetti,
colori e parole. Una sorta di collage in grado di ricreare un’atmosfera, di restituire una associazione di idee il più coerente possibile.

Essa comprende il moodboard di contenuti, molto utile per trasformare i temi del proprio libro sotto forma di elemento visivo, e quello di stile, usato per cercare ispirazione su: composizione della copertina, colori, stile delle grafiche, font… Quando si sarà soddisfatti, si potranno prendere decisioni più direzionate e mirate in base alla propria idea.

In questa fase, è utile prendere ispirazione da altre copertine di libri simili al proprio per genere o argomento, per comprendere la modalità
di comunicazione del tema/argomento del libro e al tempo stesso per distinguersi.

Nella fase di progettazione è importante farsi quante più domande possibile, e dare ad esse una risposta attraverso gli elementi grafici e le scelte stilistiche. In questo modo la copertina creata sarà coerente con ciò che si vuole trasmettere e soprattutto comprensibile anche al pubblico.

Composizione

Arriviamo al dunque: cosa mettere in copertina? Le scelte vengono dettate dall’analisi del contesto fatta all’inizio del progetto. La moodboard guiderà nello stile e negli elementi da posizionare in copertina.

Esistono diversi tipi di copertina: tipografica (contenente caratteri testuali), illustrata (contenente un’illustrazione), grafica (presenta elementi grafici), fotografica (presenta un’immagine fotografica).

Altra fase cruciale è la scelta della palette di colori; essa è influenzata dalla tipologia di pubblico a cui ci si rivolge, agli argomenti, o ancora
dalle atmosfere che si vogliono trasmettere, dal genere e dal tono di voce. Ciascuna tonalità è poi portatrice di significati e aiuta a evocare sensazioni precise (rosso-passione, verde-naturalità, celeste-pace, rosa-dolcezza/femminilità, bianco-semplicità, nero-modernità/lusso).

Anche il font aiuta a trasmettere determinati messaggi ed evocare precise sensazioni. La scelta deve anche essere fatta tenendo conto della
leggibilità: non vogliamo che il titolo non riesca ad essere letto oppure che passi inosservato.

Scelte le caratteristiche dei diversi elementi, occorre procedere con il layout, ovvero con la loro disposizione in copertina. Una copertina armoniosa è il risultato del giusto equilibrio tra immagini e testo. La gerarchia che di solito viene adottata prevede che il titolo sia un po’ più grande del nome dell’autore. Questa, ovviamente, è solo una convenzione.

L’analisi di Anastasia Bonvicini si conclude con un’utile riflession,e rivolta a tutti gli autori in self publishing che tsanno scegliendo come realizzare la cover del proprio libro: la copertina perfetta non deve essere per forza elaborata e complessa, spesso la via della semplicità è quella che risulta essere più efficace per trasmettere il messaggio desiderato, le atmosfere del libro, ma soprattutto risulterà essere immediata andando a colpire proprio il nostro pubblico di riferimento.

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