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Come pubblicare un libro grazie a crowdfunding e social

Giulio Ravizza ci racconta come è avvenuta la pubblicazione del suo romanzo d’esordio "L’Influenza del Blu"

Tutti hanno una storia da raccontare, molti decidono di scriverla sognando poi un giorno di vederla pubblicata. In pochi riescono però a vedere un giorno pubblicato il famoso “libro nel cassetto”. Quella che vi raccontiamo oggi è una storia a lieto fine e vede protagonista Giulio Ravizza, all’esordio come scrittore con il romanzo L’Influenza del Blu, opera protagonista di una campagna di crowdfunding su bookabook, la piattaforma editoriale che consente al pubblico di leggere l’estratto di un testo inedito per valutare l’opportunità di preordinare l’intero libro, con l’editore che si impegna a pubblicare solo ed esclusivamente i libri che ricevono soglie minime di preordini.

Crowdfunding e social network

La buona notizia è che il libro di Giulio, che da anni segue con passione il progetto Libreriamo, ha raggiunto l’obiettivo ed oggi “L’Influenza del Blu” è un romanzo cartaceo  che a breve potrà contare su una diffusione anche fisica. L’obiettivo, per bocca dello stesso autore, è stato raggiunto anche grazie al supporto dei social network ed al consenso che ha potuto generare tra il pubblico, diventato parte attivo lungo in percorso nell’apportare piccole modifiche alla scrittura del libro. “Solitamente un autore si rivolge prima di tutto ad un editore, che rende il libro un “prodotto adatto al mercato” per poi sottoporlo al giudizio del pubblico – afferma Giulio – Il crowdfunding inverte questo ordine: prima si incontra il parere del pubblico mettendo la bozza del romanzo a disposizione, poi si lavora con l’editore per la pubblicazione. Questo consente di raccogliere punti di vista direttamente da lettori simili a quelle che troveranno il romanzo in libreria o su Amazon. Quei punti di vista sono preziosi e possono essere valorizzati nella fase di editing. Nei due mesi in cui ho promosso il crowdfunding de L’Influenza del Blu, gli oltre 300 sostenitori che lo hanno sostenuto mi hanno anche regalato degli spunti di riflessione che hanno significativamente migliorato la drammaturgia del libro. Si può dire, in un certo senso, che L’Influenza del Blu sia un romanzo collettivo, che ha visto la stampa grazie a 300 sostenitori che oltre a preordinarlo lo hanno reso migliore.”

Il libro

“L’influenza del blu” è un romanzo non di genere che si propone di trattare temi ambiziosi, quale l’ambiguo rapporto tra le nostre scelte e le nostre identità e la necessità di accettare il male che è in noi. “Quando penso al blu penso a qualcosa di meravigliosamente ambiguo e controverso – afferma Giulio – E’ il colore che sorge dalla profondità del Mar Mediterraneo, la cui grazia ci sorprende nella contemplazione di ogni alba: quando guardo due occhi turchesi mi sembra che il blu sia fatto della stessa materia della bellezza. Allo stesso tempo, nel corso della storia la maggior parte delle culture associava il blu a un senso di ansia, malinconia, un sottile tormento esistenziale. Basta pensare al Blues, al periodo Blu di Picasso o al blu di Prussia del cielo de La notte stellata di Van Gogh. Questo è ciò che trovo così affascinante del blu: è tensione e ambiguità. È una potente metafora di qualcosa a cui siamo attratti, ma che ci dà dolore allo stesso tempo.”

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