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Blackout, il reality in un acensore

Da buona bolognese che si rispetti, devo saper fare davvero poco cose. Il ragù, chiudere i tortellini, ascoltare Lucio Dalla e Luca Carboni e leggere Gianluca Morozzi. Quest’ultima mi mancava, ma ne avevo sentito parlare di questo scrittore bolognese, quindi quando alla nota libreria Nanni trovo un suo libro a tre euro mi ci fiondo.

Blackout parla appunto di un’interruzione di corrente che avviene nella domenica di ferragosto dentro un ascensore di un condominio di venti piani a Bologna. All’interno ci sono tre persone. Claudia, Tomas e Ferro. La prima una ragazza appena tornata dal lavoro con una divisa inguinale, il secondo un sedicenne in procinto di scappare di casa con la fidanzata e il terzo uno spietato serial killer produttore e regista di numerosi snuff movie. (vedi Gang Bang di Palahniuk, film in cui la gente muore durante le riprese).

L’ascensore si ferma tra l’unidicesimo e il dodicesimo piano, e più che un normale blackout sembra qualcosa di più, tanto da pensare a un’invasione aliena o a una bomba atomica che ha distrutto l’intera popolazione a parte loro tre.

Tra la sete, il caldo, la rabbia e molti altri istinti rimordiale, dopo qualche ora in quella bara di acciaio la situazione si fa davvero insostenibile. E non tutti ne usciranno vivi.

Si scoprirà poi, che per tutto il tempo da un furgone poco distante due soggetti hanno ripreso tutto con delle telecamere a infrarossi per farne la prima puntata di un promettente reality.

Il tutto scritto con uno stile veloce, incalzante, a tratti terribilmente crudo. Roba che devi mettere il segnalibro e distogliere lo sguardo per qualche secondo. Felice di aver fatto la conoscenza di questo mio conterraneo. Che non esito a definire geniale.

Non è poi così lontano dalla realtà, un esperimento simile. Come l’uomo inventa le armi e i mezzi più assurdi per distruggere gli altri uomini, non ne verremo mai a capo. E dire che siamo la razza superiore. Eppure, avete mai visto un topo costruire una trappola per topi?

Francesca Marchesani

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