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5 libri classici perfetti da leggere per salutare l’estate

C'è ancora qualcuno che non si arrende alla fine dell'estate. Per tutti gli altri, ecco 5 classici perfetti per salutare la stagione calda e dare il benvenuto all'autunno.

L’estate e le vacanze per molti volgono ufficialmente al termine, e lasciarsi alle spalle la stagione del sole, del mare e delle ferie per qualcuno non è semplice. Si vive questo passaggio con un po’ di amarezza, come se con il bel tempo se ne andasse anche una parte di noi. Per salutare come si deve l’estate e dare il benvenuto all’autunno ormai alle porte, vi proponiamo 5 classici dal sapore nostalgico, perfetti per questo particolare periodo dell’anno, fatto di addii, nuovi inizi e ritorno alle vecchie routine.

5 classici di fine estate

I falò dell’autunno” di Irène Némirovski

Abbiamo scelto di proporvi “I falò dell’autunno” fra i classici di fine estate perché questo libro di Irène Némirovski sembra interpretare il mood autunnale sin dal titolo. Uno di quei classici perfetti per proiettarsi verso la nuova stagione.

Durante il periodo autunnale, i contadini accendono vasti fuochi sui campi mietuti: l’obiettivo è purificare la terra e renderla più fertile per i successivi raccolti. In questo scenario agreste, il romanzo, in un lungo viaggio del tempo, racconta la storia dei protagonisti dall’inizio della prima guerra mondiale alla fine della seconda.

Tali conflitti producono lo stesso effetto di un fuoco e vorticosamente stravolgono l’esistenza di Thérèse e Bernard. La donna vive sulla propria pelle il cambiamento dell’uomo, “ucciso” nell’animo dalla violenza della guerra, che lo rende un essere avido di denaro e piaceri, emblema del cinismo. Tutto questo finché non giunge la seconda guerra mondiale a sconvolgere per sempre la vita dei personaggi.

L’educazione sentimentale” di Gustave Flaubert

L’educazione sentimentale è il romanzo di una generazione, di una città, di un tempo di trasformazioni. Ecco perché ci sembra uno di quei classici perfetti da leggere a fine estate, periodo di cambiamenti e nuovi inizi.

Parigi divorata dalla febbre delle rivoluzioni; un’epoca di svolte cruciali, di teste e di cuori in fermento, di nodi storici che vengono al pettine in una società borghese tumultuosa eroica e gretta, incerta fra il vecchio e il nuovo. Al centro del ricchissimo intreccio vivono un giovane tormentato, un amore impossibile, una crescita intima e civile scossa da radicali contraddizioni.

Madame Bovary” di Gustave Flaubert

L’atmosfera malinconica che permea “Madame Bovary” ci ha fatto inserire senza indugio il capolavoro di Flaubert fra i 5 classici perfetti per salutare l’estate.

“Uragano dei cieli che si abbatte sulla vita, la sconvolge, strappa via ogni resistenza e risucchia nell’abisso l’intiero cuore”: così intende l’amore la giovane Emma Rouault che, nutrita di sogni romantici, sposa Charles Bovary, un tranquillo medico di campagna. Né la devozione del marito né la maternità placano la sua insoddisfazione e irrequietezza: la vita di provincia le appare meschina.

Simbolo di un’insanabile frustrazione sentimentale e sociale, Emma insegue l’amore tra le braccia dei suoi amanti e si indebita per riempire il vuoto della sua anima vivendo al di sopra delle possibilità del marito. Assoluto capolavoro del romanzo moderno, Madame Bovary procurò al suo autore un clamoroso processo per oltraggio alla morale.

Padre e figli” di Ivan Turgenev

Sebbene la storia inizi a maggio inoltrato, “Padri e figli” è uno di quei classici perfetti da leggere in questo periodo dell’anno perché parla di cambiamenti, crescita e rivoluzioni. Ve lo raccontiamo con le parole di Paolo Nori e senza anticiparvi troppo:

“Sono passati, da allora, 147 anni, e per chi vive, oggi, in Italia, capire come agivano 147 anni fa le idee e le aspirazioni delle giovani generazioni pietroburghesi su uno scrittore dell’età di Turgenev (che, essendo nato nel 1818 aveva, quando uscì ‘Padri e figli’, quarantaquattro anni) non è forse più una cosa che abbia un grande significato; eppure leggendo il romanzo resta intatto, mi sembra, quell’inspiegabile piacere di cui parlava Pisarev e che riconosceva anche Dostoevskij e che toccò anche un giovane medico che si chiamava Anton Cechov che scrisse: ‘Dio mio! Quale magnificenza Padri e figli di Turgenev! Addirittura da gridare al soccorso’.”

Tenera è la notte” di F.S. Fitzgerald

Fra i classici che abbiamo selezionato, “Tenera è la notte” è forse il più estivo, quindi perfetto per chi desidera ancora immergersi nelle atmosfere calde della bella stagione che ci apprestiamo a salutare.

Il libro, come un grande affresco, abbonda di episodi e personaggi, ma ha al centro la vicenda di corruzione morale dei coniugi Diver. Lui, Dick, psichiatra, incontra nel corso della sua attività clinica una giovane donna, Nicole Warren, sofferente di manie di persecuzione per aver avuto rapporti incestuosi con il padre.

Nonostante il parere contrario di molti suoi colleghi, decide di sposarla, ripromettendosi di “restaurarle l’universo”. Passano alcuni anni; lui, godendo della ricchezza della moglie, progressivamente perde interesse per la propria attività professionale. Si ritrovano sulla Costa Azzurra assieme a una strana coorte di personaggi, alcuni dei quali innamorati della donna.

C’è una giovane interessata invece a Dick, Rosemary. Sarà la “storia” che fa precipitare il precario equilibrio della coppia. Un libro in cui i grandi temi di Fitzgerald – la felicità, lo spreco, il fascino, il danaro – trovano il loro scenario più adatto, in un contesto linguistico fastoso e spettrale.

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