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10 frasi d’autore che ti faranno salire sul primo treno verso una nuova vita

A volte il luogo in cui ci troviamo risulta l'ultimo in cui vorremmo trovarci. In questi momenti ci assale una voglia di partire, di andarcene, di viaggiare

MILANO – A volte il luogo in cui ci troviamo risulta l’ultimo in cui vorremmo trovarci. In questi momenti ci assale una gran voglia di partire, di andarcene, a volte – perché no? – anche di scappare da una situazione che non ci rende felici. Nei momenti di pausa cerchiamo i voli, i treni, quanto è lontana quella città o quanti chilometri dista quella montagna. Ecco 10 frasi d’autore che vi faranno salire sul primo treno che passa.

 

Ora vorrei con tutto il cuore averlo fatto. Il passato si riflette perennemente in due specchi: quello luminoso delle parole pronunciate e delle azioni compiute e quello scuro, colmo di tutte le cose che non abbiamo detto o fatto…

(“Shantaram“, Gregory David Roberts)

 

– Sal, dobbiamo andare e non fermarci mai finché non arriviamo.

– Per andare dove, amico?

– Non lo so, ma dobbiamo andare…

(“Sulla strada“, Jack Kerouac)

 

Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perchè. I loro desideri hanno le forme delle nuvole…

(Charles Baudelaire)

 

Diversivo, distrazione, fantasia, cambiamenti di moda, di cibo, amore e paesaggio. Ne abbiamo bisogno come dell’aria che respiriamo…

(“Anatomia dell’irrequietezza“, Bruce Chatwin)

 

Viaggiare è una scuola di umiltà, fa toccare con mano i limiti della propria comprensione, la precarietà degli schemi e degli strumenti con cui una persona o una cultura presumono di capire o giudicano un’altra.

(“L’infinito viaggiare“, Claudio Magris)

 

Sono convinto che anche nell’ultimo istante della nostra vita abbiamo la possibilità di cambiare il nostro destino…

(Giacomo Leopardi)

 

Non c’è uomo più completo di colui che ha viaggiato, che ha cambiato venti volte la forma del suo pensiero e della sua vita…

(Alphonse de Lamartine)

 

Sembra esserci nell’uomo, come negli uccelli, un bisogno di migrazione, una vitale necessità di sentirsi altrove…

(“Il giro della prigione“, Marguerite Yourcenar)

 

Mi ricordo ancora quell’orizzonte ampio e senza punti di riferimento, in cui solo il sole faceva da limite all’infinito. In quel momento capii che ciò che conta di fronte a tanta libertà del mare non è avere una nave, ma un posto dove andare,un porto, un sogno, che valga tutta quell’acqua da attraversare…

(“Bianca come il latte, rossa come il sangue“, Alessandro D’Avenia)

 

Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla

(“Novecento“, Alessandro Baricco)

 

E la tua buona storia qual è?

 

 

 

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