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Rientro a scuola: no al plexiglass, ma mascherine e distanziamento

Distanziamento non inferiore ad un metro, utilizzo della mascherina dai sette anni in poi, igiene della persona e dell’ambiente. Ecco, come sarà la scuola a settembre

Distanziamento non inferiore ad un metro, utilizzo della mascherina dai sette anni in poi, igiene della persona e dell’ambiente. Sono questi i tre pilastri su cui si baserà il rientro a scuola a settembre. A confermarlo è Agostino Miozzo, a capo del Comitato tecnico scientifico, per la commissione Cultura.

La Maturità

Il primo banco di prova avverrà con gli esami di Stato, che inizieranno il 17 giugno. I diplomandi dovranno assicurare all’ingresso di non avere febbre superiore a 37.5 gradi, di non avere avuto contatti con persone in quarantena e dovranno indossare la mascherina. Tra i docenti della commissione e i candidati ci saranno almeno due metri di distanza.

Il distanziamento a settembre

Il distanziamento sarà invece di un metro, secondo le indicazioni del Cts, al rientro a settembre. Non si parla di plexiglas, solo di “rimodulazione di layout delle aule”. Ovvero, di mantenere la distanza del fatidico metro”. Un’altra indicazione, ribadita da Miozzo, è quella dello scaglionamento. Si suggerirebbe dunque un differenziamento dell’inizio delle lezioni, l’ingresso e l’uscita per evitare gli assembramenti. Ma anche di ridurre al minimo la presenza di genitori e soggetti estranei nelle scuole e di privilegiare gli spazi esterni. 

La mascherina

L’audizione è stata interrotta due volte per l’intervento di Vittorio Sgarbi che non voleva indossare la mascherina. “Credo che la mascherina sia un ricatto a cui noi siamo stati sottoposti – ha detto Sgarbi – chiedo a Miozzo che mi dica se è necessaria”. Dura la replica di Miozzo: “Pensate che non abbiamo pensato al dramma psicologico dei bambini? Abbiamo parlato, investigato, chiesto consigli a chi ha la competenza: siamo consapevoli della prigione obbligatoria imposta dal lockdown. Ma non potevamo far altro”. 

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