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Maturità 2016, i consigli di Alessandro D’Avenia agli studenti

Dopo essersi rivolto ai genitori dei maturandi, Alessandro D'Avenia si rivolge direttamente agli studenti. Ecco alcuni consigli in vista della prima prova

MILANO – Il tempo per studiare è quasi finito. Migliaia di studenti in tutta Italia si stanno preparando ad affrontare non solo la prima prova, ma anche l’intera settimana che vedrà protagoniste anche seconda prova e la terza nella giornata di lunedì. A quel punto mancherà solo l’ultimo ostacolo, ma il più temuto: l’orale. Ieri lo scrittore e insegnante Alessandro D’Avenia ha dispensato utili consigli ai genitori dei maturandi, affinché adottino il giusto comportamento per evitare di porre più ansia agli studenti più di quanta già ne abbiano sulle spalle. A poche ore dall’inizio della maturità 2016, Alessandro D’Avenia si rivolge direttamente agli studenti con consigli utili per affrontare l’esame rilasciati in un’intervista del Corriere della Sera.

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LA PAURA E’ UN’ALLEATA – “Avrete paura, ma non cercate di allontanarla, è la vostra principale alleata.” Questo il consiglio d’esordio di Alessandro D’Avenia, un consiglio che sembra andare controcorrente, ma che viene confermato da diversi studi scientifici che affermano come l’ansia da prestazione in molti individui sia utile poi per una grande prestazione in sede d’esame.

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UNA PROVA IMPORTANTE – Alessandro D’Avenia ricorda a tutti gli studenti che anche i grandi della letteratura hanno temuto la maturità, ne hanno parlato e ne sono stati addirittura ossessionati come Cesare Pavese e William Shakespeare. “In questo esame avete la possibilità di dimostrare a che cosa sono serviti 13 anni di scuola e la paura che provate è normale perché affrontate il primo rito di passaggio della vostra vita. Durante l’esame di maturità dovete essere come delle strutture anti-sismiche, pronti a quello che succede, perché non potete prevedere segno per segno che cosa accadrà. Ci sarà il tema che non vi aspettate, così come la domanda che non vi aspettate.

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NON ENTRATE NEL PANICO – “L’esame di maturità serve a dimostrare, sia a voi, che ai professori che avete davanti, che riuscite a guardare la realtà da un punto di vista forte. Se non sapete una risposta, non entrate nel panico. Dimostrate che anche se avete paura e non sapete una risposta, il vostro background di conoscenze vi può aiutare a ragionare su ciò che vi è stato chiesto, partite da ciò che conoscete.” L’invito di D’Avenia è quello di dimostrare di essere reattivi, non vuol dire rispondere una cosa per un’altra, ma vuol dire prendervi del tempo per pensare.

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LA PROVA SCRITTA – Le prove scritte totalizzano un totale di 45 punti e quindi sono una parte importante del voto finale, i consigli di D’Avenia si concentrano, ovviamente, sulla prima prova: “Se vi capitano delle tracce che vi spaventano, ancora una volta non abbiate paura. Con i passi forniti della commissione, relativi all’argomento da trattare, avete 6 ore di tempo per mettere in piedi qualcosa. Ai più timorosi mi sento di consigliare l’analisi del testo, perché non è necessario conoscere la vita dell’autore e tutte le sue opere, potete analizzare un testo con tutti gli strumenti che vi hanno fornito i professori nel corso degli anni.” Diversa è invece la posizione del Prof 2.0 nei confronti della tipologia B, il saggio breve: “Non la sopporto molto perché mi viene già detto di cosa parlare, invece il bello di un tema è costruire una argomentazione personale su un argomento proprio. Un tema con i suoi rischi, ma che se affronta un tema su cui vi sentite pronti allora può essere per voi una buona opzione.

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GENESI DI UN TEMA – “Durante un tema dovete essere in grado di andare in profondità, la verticalità è più importante dell’orizzontalità. In uno scritto non dovete scrivere tutto quello che sapete, ma scegliere un tema e approfondirlo il più possibile.” Gli ultimi consigli di D’Avenia vertono sulla qualità dello scritto: “Dovete sorprendere, ma non la commissione, voi stessi. Non ricadete nei luoghi comuni e non scrivete mai cose banali altrimenti annoierete chi vi leggerà. Colpite gli insegnanti fin dalle prime righe, fate pensare ai professori che valga davvero leggere il vostro tema”.

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LA GRAFIA – L’importanza della grafia è fondamentale. Il caldo e il numero di compiti da correggere porterà molti professori in una situazione tale da non voler sforzarsi più di tanto in merito a uno scritto illeggibile. Il consiglio di D’Avenia in questo caso è quello di scrivere il vostro tema ben 3 volte. Non rimpiangerete mai di averlo fatto.

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