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Decreto scuola: no al quiz a crocette a luglio, concorso a settembre

Decreto scuola: "No ai quiz a crocette a luglio". Il concorso per 32mila precari si svolgerà dopo l'estate tramite prova scritta

Nella notte accordo chiuso nella maggioranza sul Decreto scuola. Dopo il vertice bis convocato da Palazzo Chigi, il premier Giuseppe Conte ha prodotto ieri alle 23 una mediazione. Il concorso per i precari ci sarà, ma dopo l’estate e non sarà più a crocette: ci sarà una prova scritta. Nel frattempo, i 32 mila docenti di scuola media e superiore entreranno in cattedra a tempo determinato direttamente dalle Graduatorie d’istituto, che dovranno essere aggiornate. E dal primo settembre saranno a disposizione della scuola. Mentre non sono state ancora fissate, tuttavia, le successive date del bando ordinario per medie e superiori e quelle per la prova per l’infanzia e la primaria.

Concorso a settembre

Dunque, resta la prova selettiva in entrata per l’assunzione di 32 mila insegnanti. Si terrà dopo l’estate e sarà in forma scritta, con consegna di un elaborato, senza il quiz a risposta chiusa. Una soluzione – viene fatto osservare dal governo – “che permette di combattere il precariato garantendo la meritocrazia”. 

La ministra Azzolina 

“Bene la soluzione sul concorso straordinario per la scuola”, dice ora la ministra dell’Istruzione, che a lungo ha difeso a sua posizione per il concorso subito. “Vogliamo ridurre il precariato per dare più stabilità alla scuola e vogliamo farlo attraverso una modalità di assunzione che garantisca il merito. Abbiamo 78 mila insegnanti da assumere nel primo e secondo ciclo fra concorsi ordinari e concorso straordinario. Sono numeri importanti e dobbiamo fare presto”, ha proseguito.

I docenti

“Per poter esprimere le nostre valutazioni sull’accordo raggiunto questa notte a Palazzo Chigi, aspettiamo di leggerne il testo e di esaminare i dettagli della nuova procedura riservata. Due questioni importanti sulle quali è necessario fare chiarezza riguardano il numero effettivo di posti disponibili e le graduatorie dalle quali verrebbero chiamati i candidati a sostenere le prove!. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta la notizia dell’intesa sui concorsi.

 

 

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