Dopo mesi di didattica a distanza gli adolescenti italiani sono tornati tra i banchi di scuola in una modalitร ancora ibrida che alterna lontananza e presenza. Nelle settimane antecedenti, alcuni di loro, sparsi su tutto il territorio nazionale, hanno manifestato per la riapertura degli istituti scolastici. Si รจ trattato di contestazioni pacifiche, prive di quella componente ribelle e trasgressiva che caratterizzava le occupazioni scolastiche di generazioni precedenti. Figlie di un contesto sociale e familiare del tutto diverso.
Recuperare apprendimenti e raccogliere voti
Molti adolescenti temevano di non poter tornare a scuola in sicurezza ma anche di ritrovare, una volta arrivati in classe, unโistituzione scolastica piรน preoccupata a incamerare voti, a recuperare valutazioni degli apprendimenti. Una scuola poco identificata con la loro esigenza di guardare al futuro, tenendo conto del presente. Non considerare quello che รจ accaduto, e lโemergenza sanitaria ancora in corso, รจ una grave omissione di soccorso. Sino ad ora il mondo adulto ha dato prova di unโaltalenante coerenza e di poco riguardo verso una generazione lasciata spesso affettivamente sola in un tempo che la pandemia ha sospeso.
Adolescenti: basta stereotipi, impariamo a conoscerli
Prosegue la rubrica del professor Lancini che ci spiega l’importanza di riconoscere e capire i bisogni degli adolescenti oggi per aiutarli nella crescita
Recuperare relazioni e offrire socialitร
Quello che piรน di tutto รจ mancato agli studenti, nei periodi di lockdown e zone diversamente colorate, รจ la relazione con docenti e compagni. Gli insegnanti piรน motivati sono stati in grado di stare al fianco dei propri allievi, realizzando attivitร a distanza, che mettevano gli apprendimenti al servizio della relazione e dellโascolto.
Contrastare la dispersione
La crescita delle future generazioni dovrebbe essere una prioritร per tutta la comunitร educante. Durante la pandemia, con la chiusura delle scuole e la didattica a distanza, la dispersione scolastica รจ diventata una questione ancora piรน drammatica. Allo stesso tempo, un ritorno in classe scandito dallโurgenza di recuperare programmi e voti con lโincubo di debiti e bocciature รจ altamente rischioso. Rischiamo di pagarlo in termini di ulteriore dispersione. La scuola che riapre, per essere davvero inclusiva, dovrร rimodulare la sua funzione in relazione a quanto รจ avvenuto e sta accadendo.
Scuola connessa
La drammatica emergenza planetaria che stiamo attraversando dovrebbe diventare occasione di trasformazione. Occasione per realizzare i cambiamenti auspicati alla luce di quello che questโesperienza ci ha insegnato. Cosรฌ come รจ avvenuto in questi mesi, dโora in avanti non si dovrebbe omettere lโintegrazione di internet in tutti gli insegnamenti e nelle valutazioni. In unโesperienza di apprendimento che non deve essere piรน fonte di competizione e mortificazione ma di confronto e di crescita individuale e di comunitร .
La scuola del futuro dovrร essere in presenza, allโinterno di unโistituzione cablata e sempre connessa, aperta tutto il giorno, in modo da diventare luogo elettivo di sviluppo delle competenze. Un laboratorio di crescita e aggregazione, alternativo allโambiente virtuale e commerciale in cui, giร prima della pandemia, avevamo costretto a rifugiarsi i nostri figli e studenti.
Debiti degli adulti
A quasi un anno dal primo lockdown, le ragazze e i ragazzi sono sofferenti, preoccupati per il futuro, delusi per essere stati esclusi dalle decisioni che gli adulti hanno preso per contrastare lโemergenza. ร il momento di investire in unโistituzione scolastica che sia in grado di avvicinare alle nuove generazioni le risorse necessarie alla crescita, a sviluppare un nuovo sentimento di speranza. La scuola non puรฒ che diventare il luogo dellโinclusione, della relazione, dellโeducazione alla saggezza digitale e allโuso consapevole della rete, che deve essere messa al servizio del Sรฉ, della crescita e del progetto futuro di ogni adolescente.
Matteo Lancini
Psicologo e psicoterapeuta. Presidente della Fondazione โMinotauroโ di Milano. Docente presso il Dipartimento di Psicologia dellโUniversitร Milano-Bicocca. Autore di numerose pubblicazioni sullโadolescenza, le piรน recenti: Cosa serve ai nostri ragazzi. I nuovi adolescenti spiegati ai genitori, agli insegnanti, agli adulti. (Utet, 2020). Lโadolescente. Psicopatologia e psicoterapia evolutiva (AA.VV. Raffaello Cortina, 2020).
Carmen Giorgio
Psicologa e psicoterapeuta. Socia dellโIstituto โMinotauroโ di Milano.