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Franca Valeri, 100 anni di un mito del cinema e della televisione

Oggi è il compleanno di Franca Valeri, grande attrice italiana, protagonista del cinema e della televisione negli anni Cinquanta e Sessanta

Buon compleanno a Franca Valeri, che oggi spegne 100 candeline. L’attrice milanese, il cui vero nome è Franca Maria Norsa, è stata una colonna portante del cinema e della televisione italiana degli anni Cinquanta e Sessanta.

Franca Valeri, una signorina snob

Elegante, colta, di buona famiglia. Figlia di padre ebreo, durante il periodo fascista rischia la deportazione nei campi di concentramento. Viene salvata nel 1943 da un impiegato dell’anagrafe che le rilasciò una carta d’identità falsa, trasformandola nella figlia illegittima di Cecilia Pernetta di Pavia. Terminata la Seconda Guerra Mondiale, Franca inizia a recitare in famiglia, creando un piccolo teatrino famigliare dove esibiva le sue caricature. Sceglie il suo pseudonimo nel 1947 in onore del poeta francese Paul Valery, ed esordisce come attrice teatrale tra Milano e Parigi.

franca valeri
Franca Valeri in ‘Parigi o cara’ (1962)

Negli anni Cinquanta si dedica al cinema, recitando per Federico Fellini in Luci del varietà, e a fianco di Alberto Sordi in tantissime commedie tra cui Totò a colori (1952), Piccola posta (1955), Il segno di Venere (1955). Storica soprattutto la sua interpretazione della signora Elvira ne Il vedovo, diretto da Dino Risi, nel quale interpreta una ricca milanese creduta morta dal marito (Alberto Sordi), che già esulta pensando all’eredità.

I suoi personaggi più amati

Il suo personaggio più amato dal pubblico è quello della signorina snob, una perfetta caricatura della tipica borghese milanese, consacrato nei programmi radiofonici e successivamente in un libro pubblicato da Mondadori alla fine degli anni Cinquanta. L’altro sua grande interpretazione è quella della Sora Cecioni, una romana un po’ caciarona, sempre al telefono con la mamma.«La signora Cecioni è nata da tante piccole signore che forse oggi non ci sono più o sono molto cambiate – racconta Franca Valeri -. A me è sempre piaciuto osservare nei luoghi pubblici, ascoltare i discorsi, rubare le frasi e prendere nota. L’ho fatto per anni, un lavoro divertente grazie al quale sono nati tanti personaggi».

Furono proprio le sue caricature a farla amare dal grande pubblico italiano, che apprezzava la sua comicità tagliente e la capacità di creare personaggi realistici. È stata la vera protagonista dei varietà televisivi degli anni Sessanta, in trasmissioni come Le divine (1959), Studio Uno (1966) e Sabato sera (1967), oltre a continuare il suo lavoro di attrice cinematografica. L’abbandono delle scene negli anni Ottanta non ha certo fiaccato l’animo vivace di Franca Valeri, che si è dedicata a numerose attività di scrittura, doppiaggi, e piccoli ruoli in serie televisive. Ha pubblicato la sua autobiografia nel 2011, e quest’anno Il secolo della noia per Einaudi. L’anno scorso, in occasione del suo 98 compleanno ha dichiarato: «Mi rifiuto di essere una vecchia che aspetta la morte». Uno spirito combattivo che davvero non morirà mai.

 

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