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A Christmas Carol, 5 versioni cinematografiche del libro di Dickens

A Christmas Carol è un classico senza precedenti. Scopriamo insieme 5 rivisitazioni cinematografiche del celebre libro.

È impossibile sfuggire alle innumerevoli versioni di “A Christmas Carol” in questo periodo dell’anno, alcune riuscite e altre dimenticabili. La classica storia di Charles Dickens è una delle opere più adattate, ma non tutte le trasposizioni sono all’altezza. Dai film del passato alle rivisitazioni moderne, ecco una classifica delle versioni più o meno fedeli al testo originale.

A Christmas Carol in cinque versioni diverse

Scopriamo insieme 5 versioni cinematografiche, più o meno famose, che ci hanno raccontato una delle storie più belle del Natale. E sicuramente uno dei libri natalizi più importanti della letteratura, direttamente dalla penna di Charles Dickens.
Perché, in questo periodo dell’anno, vale sempre la pena prendersi un momento per recuperare un film classico.

Spirited (2022)

Il fascino comico combinato di Will Ferrell e Ryan Reynolds sarebbe sufficiente a rendere emozionante qualsiasi versione di A Christmas Carol, ma Spirited affronta la storia in modo inaspettato. Spirited guarda all’interno del vero e proprio dipartimento dell’aldilà che si occupa di queste infestazioni natalizie nel tentativo di cambiare le persone. Il film ripropone molti degli aspetti già noti: il fantasma di Ferrell tenta di mostrare all’uomo d’affari di Reynold gli errori che ha commesso. Ma apporta anche alcune modifiche inaspettate alla tradizione con un’interessante rivelazione su Scrooge.

Scrooged (1988)

Bill Murray interpreta una versione moderna di Scrooge in questo adattamento che, simile a “Spirited”, si presenta come una rivisitazione più che un adattamento fedele. Il dirigente televisivo egocentrico di Murray mette in scena una versione dal vivo di A Christmas Carol, vivendo poi personalmente la lezione degli spettri. Sebbene non segua strettamente il libro, è uno dei migliori film natalizi degli anni ’80.

L’uomo che inventò il Natale (2017)

“The Man Who Invented Christmas” del 2017 merita una menzione speciale. Oltre a narrare la storia di Scrooge e dei tre spiriti, offre uno sguardo sulla vita di Charles Dickens. Dan Stevens interpreta in modo impressionante una versione romantica dell’autore mentre crea la storia. Questa narrazione creativa rivela il processo di composizione della storia e fornisce uno sguardo nei retroscena della vita di Dickens, offrendo un’esperienza unica e coinvolgente.

Canto di Natale (1984)

Alistair Sim potrebbe aver fissato l’asticella, ma George C. Scott è diventato Ebeneezer Scrooge nel film made-for-tv del 1985. Anche se il film prende una o due scelte creative a causa della lunghezza, trae comunque molto dal libro e trova modi creativi per portarlo su pellicola. Dal design alla realizzazione, questa versione è un adattamento quasi perfetto, che include aspetti spesso tralasciati in questi adattamenti, come il carro funebre di Marley e Ignoranza e Wan. Ma è la fredda, crudele e agghiacciante interpretazione di Scott nei panni di Scrooge a risultare autentica, dai suoi modi crudeli all’inizio fino alla sua trasformazione edificante alla fine.

A Christmas Carol, Disney (2009)

Quasi un decennio dopo aver interpretato il Grinch, Jim Carrey si è cimentato in un cattivo ancora più malvagio in A Christmas Carol della Disney. Il film in motion-capture vede Carrey interpretare non solo Scrooge ma anche i tre spiriti del Natale, ognuno dei quali è tra le rappresentazioni più accurate di questi personaggi. Questo film di Robert Zemeckis è una versione impressionante, che riprende non solo i disegni e le rappresentazioni dei personaggi del libro originale, ma anche alcune scene e dialoghi presi alla lettera dal testo, comprese le parti più spaventose. Se i fan riescono a superare lo strano stile di animazione, questa è una versione di alto livello.

Canto di Natale – Charles Dickens, il libro

Ecco un vero e proprio classico della letteratura anglosassone: Un canto di Natale (titolo originale A Christmas Carol), pubblicato nel 1843, è indubbiamente uno dei racconti più famosi di Charles Dickens e in assoluto forse il titolo più famoso e commovente sul Natale al mondo. Come in altre opere di Dickens, è la descrizione della contemporaneità, nelle sue sfaccettature più tristi e angoscianti, a dominare le pagine: i terribili anni quaranta del XIX secolo, la povertà, la fame, lo sfruttamento minorile. La vicenda si svolge in una Londra cupa, degradata e fatiscente, che pare estranea ai progressi tecnici e scientifici dell’Inghilterra ottocentesca.

 
Stella Grillo
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