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“Nessuno può tornare indietro e incominciare un nuovo inizio…” di Karl Barth

La frase di oggi è attribuita a Karl Barth, teologo e pastore svizzero, vissuto nella prima metà del Novecento

La frase di oggi è attribuita a Karl Barth, teologo e pastore svizzero, vissuto nella prima metà del Novecento.

Nessuno può tornare indietro e incominciare un nuovo inizio, ma chiunque può partire oggi e creare un nuovo finale

Una frase di Charlotte Brontë su come reagire alla mancanza di libertà

Una frase di Charlotte Brontë su come reagire alla mancanza di libertà

Per ricordare la scrittrice Charlotte Brontë, condividiamo una sua illuminante riflessione sulla libertà e sul fatto che, finché a guidarci saranno le nostre facoltà mentali, allora anche i mali del mondo saranno sopportabili.

“Nessuno può tornare indietro…” di Karl Barth

“Ah, se potessi tornare indietro!”. Quante volte l’abbiamo pensato, quante volte ci siamo detti che, tornando indietro, avremmo agito diversamente. Davanti alle conseguenze dei nostri errori, ci sentiamo spesso impotenti, frustrati e pieni di rimpianto. Ma quello a cui Karl Barth ci esorta con questa frase è proprio un atteggiamento opposto. Al posto che “piangere sul latte versato”, come si suol dire, abbiamo la possibilità di ripartire dalle macerie e costruire, mattoncino dopo mattoncino, il nostro personale edificio. Non c’è nuovo inizio che non sia precluso alle nostre possibilità, ma, per inseguirlo, dobbiamo prima accettare l’idea del fallimento e perdonarci il fatto di non essere perfetti. Come diceva Aristotele,“le persone perfette non combattono, non mentono, non commettono errori e non esistono.”

Chi è Karl Barth

Teologo protestante svizzero, Karl Barth (Basilea, 10 maggio 1886 – Basilea, 10 dicembre 1968) criticò la cultura e la società moderna in nome di un ritorno al cristianesimo originario, e si sforzò di restituire al protestantesimo una coscienza dei principi dottrinali e pratici. La scoperta di Dostoevskij si tradurrà, successivamente, in una lettura del mondo e dell’esistenza come di una realtà problematica, stratificata, piena di contraddizioni. Saranno infatti le letture di Dostoevskij e Kierkegaard ad avvicinare Barth ai temi e alla sensibilità dell’esistenzialismo.

Via: Treccani

 

 

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