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25 Aprile, le frasi sulla Liberazione e la Resistenza Italiana

Il 25 Aprile è un giorno fondamentale per la storia del nostro Paese: ecco le frasi per celebrare la Liberazione e gli aforismi sulla Resistenza

Il 25 aprile rappresenta un giorno fondamentale per la storia d’Italia: ricorre l’anniversario anniversario della Liberazione d’Italia (anche detto Festa della Liberazione e Anniversario della Resistenza).

25 Aprile, una data da celebrare

La data assume un particolare significato politico e militare, in quanto simbolo della vittoriosa lotta militare e politica attuata dalle forze partigiane durante la seconda guerra mondiale. Una lotta iniziata l’8 settembre 1943 contro il governo fascista della Repubblica Sociale Italiana e l’occupazione nazista.

Ci sono uomini che hanno lottato in prima linea per la liberazione dell’Italia, che con il loro spirito e le loro parole hanno saputo ben interpretare i valori della Resistenza.

Le frasi sulla Resistenza e la Liberazione d’Italia

Per ricordare questo importante avvenimento e riscoprire il valore della Resistenza, oltre ai libri che raccontano la Resistenza Italiana, ecco le frasi e aforismi simbolo della Resistenza le citazioni letterarie più celebri legate al 25 aprile..

“Era giunta l’ora di resistere; era giunta l’ora di essere uomini: di morire da uomini per vivere da uomini.”

Piero Calamandrei

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“La democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle forme che si sono sperimentate fino ad ora”

Winston Churchill

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.“La Resistenza e il Movimento Studentesco sono le due uniche esperienze democratico-rivoluzionarie del popolo italiano. Intorno c’è silenzio e deserto: il qualunquismo, la degenerazione statalistica, le orrende tradizioni sabaude, borboniche, papaline.”

Pier Paolo Pasolini

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.“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione.”

Piero Calamandrei

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“È meglio la peggiore delle democrazie della migliore di tutte le dittature.”

Sandro Pertini

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“25 Aprile. Una data che è parte essenziale della nostra storia: è anche per questo che oggi possiamo sentirci liberi. Una certa Resistenza non è mai finita.”

Enzo Biagi

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“E pensò che forse un partigiano sarebbe stato come lui ritto sull’ultima collina, guardando la città e pensando lo stesso di lui e della sua notizia, la sera del giorno della sua morte. Ecco l’importante: che ne restasse sempre uno. Scattò il capo e acuì lo sguardo come a vedere più lontano e più profondo, la brama della città e la repugnanza delle colline l’afferrarono insieme e insieme lo squassarono, ma era come radicato per i piedi alle colline. – I’ll go on to the end. I’ll never give up.”

Beppe Fenoglio, Il partigiano Johnny

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“Oggi la nuova resistenza in che cosa consiste. Ecco l’appello ai giovani: di difendere queste posizioni che noi abbiamo conquistato; di difendere la Repubblica e la democrazia. E cioè, oggi ci vuole due qualità a mio avviso cari amici: l’onestà e il coraggio. L’onestà… l’onestà… l’onestà. […] E quindi l’appello che io faccio ai giovani è questo: di cercare di essere onesti, prima di tutto: la politica deve essere fatta con le mani pulite. Se c’è qualche scandalo. Se c’è qualcuno che da’ scandalo; se c’è qualche uomo politico che approfitta della politica per fare i suoi sporchi interessi, deve essere denunciato!”

Sandro Pertini

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“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare.”

Pietro Calamandrei

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“D’accordo, farò come se aveste ragione voi, non rappresenterò i migliori partigiani, ma i peggiori possibili, metterò al centro del mio romanzo un reparto tutto composto di tipi un po’ storti. Ebbene: cosa cambia? Anche in chi si è gettato nella lotta senza un chiaro perché, ha agito un’elementare spinta di riscatto umano, una spinta che li ha resi centomila volte migliori di voi, che li ha fatti diventare forze storiche attive quali voi non potrete mai sognarvi di essere!”

Italo Calvino

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