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Lettera di Valeria Mitra

Caro,
ti scrivo perché forse queste parole giungeranno più vicine al tuo cuore rispetto a quanto possa riuscire a fare io, accusata di aver preferito continuare a frapporre una distanza fisica tra di noi, piuttosto che a colmarla, non accogliendo la tua proposta di trasferirmi vicino a te.

Ma, purtroppo, in quel momento spostarmi non era la decisione più saggia (anche se spesso la saggezza non va seguita), ma, in questo caso, non avrei potuto avvicinarmi a te fisicamente, proprio nel momento esatto in cui mentalmente ci stavamo allontanando. Quando la saggezza e il raziocinio coincidono davvero con il cuore è il caso di seguirli, per una volta che sono tutti concordi. Questo è, in breve, il motivo per cui non ti ho seguito.

Potrebbe sembrare riduttivo, infatti lo è: a questo si aggiungono una miriade di paure che sopraggiungono e mi hanno sopraffatto, come delle belve a cui non ho saputo tenere testa. E allora forse sì, avrei fatto bene a seguirti, perché magari insieme saremmo riusciti a sconfiggerle. Per questa volta ho scelto, più o meno consapevolmente, di affrontarle da sola, ho pensato di esserne in grado. Sarà che forse quando mi avvicino, in qualche modo, alla felicità, faccio un passo indietro.

Sono talmente poco abituata a questo stato d’animo che non so fronteggiarlo, non so starci. E allora vedi che non è poi così riduttivo questo ragionamento, e, ti dirò di più, puoi solo immaginare come mi sia ridotta. Forse non avresti nemmeno dovuto vedermi in questo stato, che trapela comunque da queste poche righe, che ti soffieranno vicino al cuore e allora spero tu capirai ogni cosa.

Sappi che in quei pochi momenti trascorsi insieme ho provato il sentimento più vicino all’Amore come mai prima di allora.

Volevo solo dirti questo.

Un abbraccio Valeria.

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