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“Tu cosa vedi?”, a Otranto arriva una mostra immersiva dedicata alla natura

A Otranto arriva alla Torre Matta la mostra immersiva dedicata alla natura dal titolo "Tu cosa vedi?", sospesa tra sogno e realtà

MILANO – La natura e la bellezza territoriale dell’Italia sono due caratteristiche della nuova e incredibile mostra immersiva e multimediale, firmata dal regista Carlo Toma, dal titolo Tu cosa vedi?” visibile fino al 19 ottobre 2019 presso la Torre Matta di Otranto.

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“Tu cosa vedi?”, la mostra a Otranto

La Torre di guardia del Castello aragonese, a Otranto, sepolta per 500 anni in un bastione e riemersa in tutta la sua naturale bellezza, torna a far sognare grandi e piccoli con un viaggio fantastico e immaginario alla scoperta del rapporto intimo di ognuno di noi con ciò che c’è di più sacro e prezioso: la Natura. Un percorso che immerge dunque nell’universo naturale del Salento: luci e colori, suoni del mare e della campagna fra gabbiani, cicale e grilli, il cielo stellato, gli ulivi secolari accompagnano il visitatore in un dialogo intenso e incantato tra natura e tecnologia, tra scienza ed arte, tra reale e virtuale.

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Ad accogliere i visitatori e a chiudere il percorso “Faccia d’ulivo, dispositivo che ridisegna la realtà attraverso la corteccia di una delle “creature” secolari del Salento; poi, occhi puntati in alto per “Il cielo nella Torre, planisfero che mostra la volta celeste e le costellazioni in tempo reale. Scendendo nella Torre, accompagnati dai suoni della natura, ci si confronta poi con l’allestimento Tu cosa vedi?”, ovvero gli 80 scatti realizzati dall’autore che invitano il visitatore a mettersi in gioco con la sua fantasia e la sua creatività.

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Il suono della natura

Il silenzio quasi surreale del luogo –  rotto solo dai suoni della natura – la pietra nuda della torre, le luci soffuse dell’esposizione sono la cornice ideale per abbandonarsi al gioco del “Tu cosa vedi?”: i tronchi millenari del Salento scolpiti dal tempo, dal vento e dalla natura si trasformano in ciò che restituisce il personale vissuto di chi guarda e la sua capacità percettiva: una tartaruga, un riccio, una civetta, il viso di un anziano, in una combinazione pressoché infinita di possibilità.

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Dopo Otranto la mostra di Carlo Toma si sposterà all’Explora di Roma, il più grande museo d’Italia per bambini, ispirato alle analoghe strutture di Londra e Parigi, mentre a dicembre volerà a Mosca per il Festival Italia/Russia insieme alla Regione Puglia.

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