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Torino omaggia con una mostra la vita della principessa Diana

Per la prima volta sede di una mostra, la Reggia Venaria rendere omaggio alle diverse anime di Lady D, con una serie di testimonianze e immagini

MILANO – Il 31 agosto 1997 moriva in un tragico incidente Diana Spencer, lasciando l’opinione pubblica sgomenta e generando un vuoto mai colmato nei cuori delle persone. Un evento che segnò il mondo inesorabilmente. La principessa del popolo se ne andava all’improvviso, lasciando insoluto il mistero della sua persona, le sue fragilità e le sue difficoltà, che pian piano avevano cominciato a farsi strada attraverso interviste ed approfondimenti dopo il divorzio dal principe Carlo d’Inghilterra. A distanza di vent’anni, Lady Diana continua ad essere un simbolo per le persone che vissero quegli anni, ed un esempio che viene raccontato anche a chi all’epoca era troppo piccolo per capire. La mostra Lady Diana. Uno spirito libero, aperta al pubblico già dall’ 8 Luglio, proseguirà fino al 28 Gennaio 2018 alla Venaria Reale di Torino. Il progetto scientifico è a cura di Giulia Zandonadi, giovane scrittrice, critica letteraria e storica dell’arte e di Fabrizio Modina, curatore e collezionista, creativo polivalente, designer di moda, interni ed eventi e docente di Design di Moda.

LA MOSTRA – La mostra racconterà in modo emozionale, attraverso suggestive immagini, le luci e le ombre che contraddistinsero questa protagonista del Novecento in tutta la sua intensa seppur breve vita. Kornice vuole rendere omaggio a questa figura centrale dell’Inghilterra ma non solo, di tutto il mondo: partendo dalla fine, quindi dal ricordo della sua dipartita, vengono poste le basi per conoscere la sua vita, breve seppur intensa, contrassegnata da momenti cruciali. A seguire, la piccola Lady Diana, immortalata in foto in bianco e nero, insieme anche alla famiglia, lascia poi spazio alla donna che, giovanissima, inizia la frequentazione con Carlo, fino al fidanzamento ed al matrimonio, vissuto in prima persona da migliaia di persone alla televisione.  Una sorta di favola che si avvera, con le curiosità sull’abito e con un occhio attento all’abbigliamento che le era consono all’inizio della sua vita regale, caratterizzato da uno stile “british” particolarmente accentuato. Mentre l’allestimento accompagna il visitatore e gli permette di immergersi in questa atmosfera d’etichetta, si incontra Lady Diana con i figli, in fotografie istituzionali e non solo, anche libere e spontanee, a ricordare una madre che cercava di accompagnare i bambini a scuola ed organizzava spesso le sue apparizioni pubbliche in base alle esigenze dei piccoli.

LA VITA – Lady Diana era uno spirito libero, che difficilmente riusciva ad accettare le costrizioni dell’ambiente di corte, le etichette, le regole: la sua forza si fa strada attraverso le fratture che si verificano nella sua vita personale, nel suo rapporto incrinato con Carlo, nella continua volontà di aiutare gli altri e lasciarsi ispirare da guide spirituali come Nelson Mandela e Madre Teresa di Calcutta. Le sue iniziative spontanee catturano il cuore dell’opinione pubblica, mentre forte in lei emerge il desiderio di libertà: saranno svelati alcuni aneddoti legati proprio alle sue amicizie con alcuni cantanti, a canzoni dedicate a lei, a come fosse perseguitata dai tabloids. Diana era un’icona mondiale: ricopriva le pagine delle riviste, da Vogue a Vanity Fair, da Time ad Harper’s Bazaar, oltre alle prime pagine dei giornali; grandi stilisti avevano contribuito a cambiare la sua immagine, come ad esempio Gianni Versace, al funerale del quale presenziò proprio in quel 1997 che avrebbe visto la sua stessa fine.

 

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