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Elezioni sindaco di Milano, l’impegno per la cultura di Giuseppe Sala

Ecco il piano di promozione della cultura presentanto dal candidato sindaco di Milano per il centrosinistra

MILANO – Consolidare l’immagine culturale della città e trovare formule nuove di promozione della cultura come “la settimana della poesia”. Sono questi i capisaldi dell’impegno per la cultura contenuto all’interno del programma elettorale di Giuseppe Sala, candidato sindaco di Milano per il centrosinistra, che questo fine settimana dovrà vedersela per la poltrona di primo cittadino del capoluogo lombardo con il candidato per il centrodestra Stefano Parisi ed il candidato del Movimento 5 Stelle Gianluca Corrado.

 

CITTA’ CULTURALMENTE VIVACE – Il candidato sindaco di Milano Giuseppe Sala ha presentato il suo impegno nei confronti della cultura per la città in occasione dell’incontro “Milano, la città della cultura” che si è tenuto ieri al Teatro Franco Parenti con il Ministro dei beni culturali e del turismo, Dario Franceschini. “Negli ultimi anni, anche in concomitanza di Expo, si sono moltiplicati gli eventi, le occasioni, i luoghi della cultura e di conseguenza l’attrattività e la reputazione di Milano come capitale europea della cultura – ha sottolineato Giuseppe Sala, citando eventi come Bookcity, Pianocity, la Festa della Musica e la Prima della Scala diffusa – la nostra città è tornata ad essere culturalmente vivace”.

 

PROMUOVERE LA FORZA CULTURALE DELLA CITTA’ – Secondo il candidato sindaco di Milano del centrosinistra, viverenel capoluogo lombardo oggi significa essere parte di una vita culturale straordinaria, che deve essere sostenuta e alimentata. “Per questo – ha affermato Giuseppe Sala – dobbiamo promuovere la forza culturale della nostra città e comunicare al mondo la sua magia, la sua storia e la sua contemporaneità. Per i prossimi cinque anni ci impegneremo per costruire un sistema culturale policentrico, estendendo gli eventi in tutta l’area metropolitana come volano della socialità e dell’economia. Una Milano capitale della cultura, attrattiva per il turismo, capace di ascoltare e di rispondere a quanto il territorio chiede e propone”. Quanto ai luoghi della cultura, l’ex numero uno di Expo ha ragionato sul fatto che “in fondo a Milano manca un grande museo di arte contemporanea”, osservando che in aggiunta “chiunque ami Milano vorrebbe vedere realizzata la Grande Brera”.

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