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Salone del Libro unico Milano-Torino, accordo non trovato

Ad annunciarlo il ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini, insieme al ministro dell'Istruzione Stefania Giannini al termine dell'incontro al Mibact

MILANO – Fumata nera sull’asse Milano-Torino circa l’eventualità di realizzare un Salone del Libro unico. Ad annunciarlo il ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini, insieme al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini al termine dell’incontro, al Mibact, seguito al tentativo in questa settimana di mediare fra le parti.

IL CONFRONTO – Il punto di non ritorno riguardava principalmente l’idea da parte della Fabbrica del Libro di Milano di organizzare nel capoluogo lombardo uno spazio per gli editori con i loro stand, mentre a Torino sarebbe stata assegnata l’organizzazione di una grande manifestazione con i librai. Il progetto però non ha trovato il consenso di Torino, in particolare degli oltre settanta piccoli e medi editori che non volevano perdere il loro spazio all’interno della trentennale manifestazione torinese.

LA POSIZIONE DELL’AIE – Amari i commenti dopo il vertice. “Ce l’abbiamo messa veramente tutta per trovare un accordo in linea con quanto ci aveva chiesto il Ministro. Non ci siamo riusciti e non per colpa nostra – affermano Federico Motta e Renata Gorgani, in rappresentanza di AIE e La Fabbrica del Libro – Abbiamo costruito un progetto a misura di lettore che potesse dare un senso all’esperienza di Milano e Torino insieme, abbiamo assicurato totale supporto e piena disponibilità. Abbiamo ragionato su una macro area e su eventi di pari livello e dignità ma con format diversi. Non siamo riusciti a trovare l’accordo sperato ma siamo disponibili al confronto e a valutare ulteriori progetti con Torino”. “Prendiamo atto della rottura del tavolo ma non siamo noi che abbiamo rotto, deve essere chiaro a tutti – precisano – . Andiamo avanti da soli: presenteremo la nostra manifestazione, primo tassello del Progetto Promozione del Libro, il 5 ottobre a Milano”.

I COMMENTI DA TORINO – Ecco le reazioni provenienti dall’altra sponda, quella torinese. “Salone unico del libro significa spazi espositivi in entrambe la città – ha affermato il sindaco di Torino Chiara Appendino – E’ una condizione per noi non accettabile. Non c’è stata apertura e noi andiamo avanti. Festeggeremo i trent’anni di storia, lo faremo al Lingotto, intorno a questo immagineremo un nuovo format”.

 

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