Anche quest’anno è arrivato il periodo in cui si svolgono gli esami di maturità; per gli studenti ancora alla ricerca di consigli e suggerimenti utili, proponiamo qualche spunto per una tesina su Luigi Pirandello.
Sappiamo tutti che ormai non è più prassi chiedere ai maturandi di redigere e poi esporre una tesina che leghi varie materie attraverso un argomento comune, ma, tuttavia, spesso è consigliato lo stesso preparare tale argomento disciplinare, perché può essere molto utile come apripista in quello che è l’ultimo step degli esami di maturità: la prova orale.
Di seguito, ti offriamo degli spunti con una tesina interdisciplinare su Luigi Pirandello.
Luigi Pirandello
Luigi Pirandello (1867-1936) è uno dei più grandi scrittori e drammaturghi italiani del XX secolo. La sua produzione letteraria è caratterizzata da una complessità tematica e da un’evoluzione stilistica che riflette le trasformazioni della società e del pensiero moderno.
Iniziò la sua carriera come poeta e romanziere. Le sue prime opere, scritte alla fine del XIX secolo, includono raccolte di poesie come “Mal giocondo” (1889) e “Pasqua di Gea” (1891). Queste prime prove letterarie riflettono una sensibilità vicina alla corrente del verismo, con un forte interesse per la rappresentazione della vita quotidiana e delle tradizioni popolari siciliane.
Nel primo decennio del XX secolo, Pirandello iniziò a esplorare temi più profondi come la crisi dell’identità e la relatività della verità. Durante questo periodo, sviluppò la sua teoria dell’umorismo, che espone nel saggio “L’umorismo” (1908), e cominciò a scrivere i suoi primi racconti e romanzi [Il fu Mattia Pascal (1904), Uno, nessuno e centomila (1926)] che avrebbero gettato le basi per il suo teatro.
La fase centrale della carriera di Pirandello è dominata dalla sua produzione teatrale, dove raggiunse la fama internazionale. Il suo teatro è noto per l’uso innovativo della meta-teatralità, esplorando le dinamiche tra realtà e finzione e sfidando le convenzioni drammatiche tradizionali.
Negli ultimi anni della sua vita, Pirandello visse sotto il regime fascista, il che influenzò la sua produzione letteraria e il suo atteggiamento nei confronti della politica. La sua adesione, puramente funzionale, mai veramente sentita, iniziale al regime fu seguita da un crescente distacco e una profonda riflessione sul ruolo dell’intellettuale in un contesto di oppressione.
I collegamenti interdisciplinari su Pirandello
Geostoria
Pirandello è vissuto negli anni cruciali del così detto “secolo breve”, avendo esperienza diretta della prima guerra mondiale e dell’avvento del Regime Fascista, per questo il collegamento con geostoria è presto fatto: la descrizione di quegli avvenimenti nefandi, dalla Prima Guerra Mondiale salutata come guerra lampo e divenuta estenuante guerra di trincea, all’avvento dei regimi totalitari in Europa.
Latino e Greco
Sarebbe molto interessante un collegamento tra le tragedie e le commedie pirandelliane e le origini della tragedia e della commedia in Grecia e poi nei suoi sviluppi nel teatro latino.
Filosofia
Relativismo e Pirandello: Collegare Pirandello a filosofi come Michel de Montaigne (1533-1592), Blaise Pascal (1623-1662), David Hume, che esplorano il relativismo e la crisi delle certezze, temi centrali nelle opere pirandelliane.
Inglese
In lingua inglese si potrebbe parlare di Pirandello e il modernismo confrontandolo con autori modernisti come James Joyce o Virginia Woolf, analizzando il modo in cui trattano la frammentazione dell’identità e la crisi della percezione.
Arte
Il collegamento col mondo dell’arte è presto detto: Pirandello e l’Espressionismo. Sarebbe affascinante studiare l’influenza del movimento espressionista sulle opere di Pirandello e come il teatro pirandelliano riflette le deformazioni della realtà e l’introspezione tipiche dell’Espressionismo.
Educazione Civica
E’ fondamentale oggi ritrovare un’identità nel mondo ultra- conformista ci circonda, ecco, le opere di Pirandello offrono un profondo spunto sul tema dell’uomo che diventa macchina, si aliena dalla società e da sé stesso ritrovandosi spesso quasi automa. Perfetto è a tal proposito il romanzo “Quaderni di Serafino Gubbio operatore”