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“Le Conversazioni”, Erica Jong ospite del festival internazionale a Capri

Le Conversazioni è il festival di letteratura internazionale ideato da Antonio Monda e Davide Azzolini che dal 2006 si svolge ogni anno a Capri e vede la partecipazione di alcuni tra i più prestigiosi scrittori di lingua inglese.

MILANO – Le Conversazioni, il festival di letteratura internazionale ideato da Antonio Monda e Davide Azzolini, che si svolge ogni anno a Capri, nella affascinante cornice di Piazzetta Tragara e vede la partecipazione di alcuni tra i più prestigiosi scrittori di lingua inglese. Ospiti di questo secondo weekend saranno ad esempio l’amatissima Erica Jong e il caso editoriale americano Garth Risk Hallberg. Dopo gli incontri dello scroso weekend, gli appuntamenti dureranno fino al 3 luglio.

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IL FESTIVAL – Ogni edizione ha dedicato le “conversazioni” e i readings degli ospiti a temi diversi: dall’Identità ai Vizi Capitali, dalla Memoria al tema dei Diritti Umani, dal rapporto tra Cinema e Letteratura, fino alle sfaccettature dell’Eros, e ancora i protagonisti della rassegna si sono confrontati su Pollitically Correct, sul tema Vincitori e vinti, su Corruzione e purezza. Quest’anno il tema del festival sarà quello della “Diversità”. “La diversità è un valore da difendere e celebrare, o viviamo invece in un periodo nel quale si tende all’avvicinamento e all’omologazione? Cosa si guadagna e cosa si rischia in questa seconda ipotesi? Quali sono le battaglie necessarie affinché ogni forma di diversità sia rispettata?” Da queste parole di Antonio Monda si comprende su quali temi si svolgeranno i dibattiti del weekend. Sede del festival è la storica rotonda di Tragara, uno dei luoghi più suggestivi dell’isola. Gli scrittori svolgono il reading e successivamente sono protagonisti di una conversazione con Antonio Monda, docente alla New York University, direttore artistico del Festa del Cinema di Roma e ideatore de Le Conversazioni. Le Conversazioni è un Festival che spazia in tre nazioni: negli ultimi anni infatti ha inaugurato un ciclo di incontri newyorchesi, previsti in primavera e in autunno, alla Morgan Library and Museum e alla New York Historical Society, e un evento a Bogotá in occasione della FILBo-Feria Internacional del libro di fine aprile.

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INCONTRI IMPORTANTI – In un contesto informale e in un’atmosfera rilassata, spesso nella piazzetta Tragara si vedono volti noti, scrittori, editori e anche fan e appassionati della manifestazione che seguono da anni ogni edizione, presentandosi puntuali all’appuntamento caprese. Scrittori provenienti delle più diverse nazionalità, uniti dalla lingua inglese, si daranno appuntamento per parlare di “Diversità”, il tema scelto per l’undicesima edizione del Festival che permetterà agli ospiti, intervistati da Antonio Monda, di riflettere su un argomento di grandissima attualità, dalla storia alla politica, dalla letteratura alla religione, al cinema e all’arte. Gli scrittori si dimostrano sempre disponibili e sono disposti a parlare e ad interagire con il pubblico presente senza problemi. La partecipazione agli incontri è libera ed è prevista la traduzione consecutiva. In questi anni hanno partecipato al festival anche Alessandro Baricco, Sandro Veronesi, Paolo Mieli, Claudio Magris e Roberto Saviano. 

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GLI APPUNTAMENTI DI QUESTO WEEKEND – Oggi il Festival offrirà un confronto d’eccezione con due grandi scrittrici appartenenti a mondi e culture molto diverse: Erica Jong e Hanan Al-Shaykh. Con il suo ultimo libro “Fear of dying”, Erica Jong prosegue l’esplorazione dell’universo femminile raccontando la sessualità, le ambizioni e le disillusioni di una ex attrice. La scrittrice libanese Hanan Al-Shaykh, pubblicata in Italia dalla casa editrice Piemme, oggi vive a Londra ed è una delle voci più coraggiose della letteratura araba contemporanea: alcune sue opere sono bandite nei paesi islamici più conservatori per la franchezza dei toni e le tematiche trattate. Sabato 2 luglio sarà lo scrittore trentasettenne americano Garth Risk Hallberg che con il suo romanzo d’esordio Città in fiamme, appena pubblicato in Italia per Mondadori, è stato al centro di vero e proprio caso editoriale negli Stati Uniti: un’avvincente storia di quasi mille pagine in cui il giovane scrittore racconta la New York degli anni Sessanta e Settanta, città “prepotente”, “ribelle e contaminata”. Chiuderà l’edizione caprese, domenica 3 luglio, lo scrittore giamaicano Marlon James, vincitore del Man Booker Prize 2015, il più importante premio letterario del Regno Unito, con il suo terzo romanzo A Brief History of Seven Killings, che prende spunto dalla vita di Bob Marley per raccontare 30 anni di storia della Giamaica (Breve storia di sette omicidi, Frassinelli, 2015).

 

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