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In mostra a Milano il collezionismo tra le due guerre del capoluogo lombardo

Una nuova mostra, in programma dal 20 Ottobre al 20 Dicembre 2017, presenta i capolavori del collezionismo milanese tra le due guerre

MILANO – Le Gallerie Maspes di Milano proseguono la loro indagine sul collezionismo milanese tra le due guerre con la mostra Capitani di un esercito. Milano e i suoi collezionisti.  L’esposizione è in programma dal 20 Ottobre al 20 Dicembre 2017.

I LAVORI – La mostra presenta una decina di capolavori di autori quali Giuseppe De Nittis, Carlo Fornara, Emilio Longoni, Antonio Mancini e altri, scelti come particolarmente esemplificativi della ricchezza e dell’importanza delle collezioni nate e sviluppatesi nel capoluogo lombardo. La rassegna, analizza le vicende dei “capitani di un esercito”, come li definì il critico Raffaele Calzini nel 1934, ovvero di insigni professionisti, senator, banchieri, industriali che, appassionati dell’arte dell’Ottocento e del primo Novecento, formarono e arricchirono la loro raccolta in un periodo di ampia circolazione di opere nella città lombarda.

L’ ESPOSIZIONE – Per questa mostra sono stati selezionati i nomi di Luigi Della Torre appartenente alla famiglia dei banchieri Pisa, Mario Rossello, Giovanni Treccani degli Alfieri, Paolo Ingegnoli, Alberto Clerici, Camillo Giussani, Enrico Mascioni e Giacomo Jucker, quest’ultimo ideale continuatore della tradizione collezionistica meneghina, dopo la seconda guerra mondiale. Giacomo Jucker, infatti, prese ispirazione dai suoi predecessori e s’ispirò ai cataloghi della galleria Pesaro editi fino al 1938, anno della improvvisa scomparsa del suo fondatore, e a quelli della galleria Geri.Il percorso espositivo si snoda attraverso capolavori quali Place de la Concorde di Giuseppe De Nittis, mai esposto prima d’ora, Dietro le scene di Mosè Bianchi, Una leggenda alpina, opera simbolista di Carlo Fornara, Il banco dell’antiquario di Domenico Induno, Quando gli uccelletti vanno a dormire di Vittore Grubicy de Dragon, Papaveri in fiore di Emilio Longoni, Scugnizzo con salvadanaio di Antonio Mancini. Il catalogo (Gallerie Maspes edizioni) contiene un saggio di Elisabetta Staudacher, nel quale si analizzano i rapporti tra collezionisti, galleristi e critici d’arte appartenenti alla realtà culturale milanese approfondendo, in particolare, i contatti con il consiglio direttivo della Permanente e il legame con la galleria Pesaro, nella quale alcune raccolte (Pisa-Della Torre, Clerci, Ingegnoli, Mascioni) sono andate all’incanto nei primi anni trenta.

Photocredit: www.clponline.it;Carlo Fornara, Da una leggenda; Antonio Mancini, Scugnizzo col salvadanaio, olio su tela 64 x 51 cm

 

 

 

 

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