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Steve Kerr, il duro discorso dopo la sparatoria in Texas

Anche il mondo dello sport non può fare finta di nulla di fronte a una strage come quella in Texas. Esempio il duro e toccante discorso dell'allenatore di basket Steve Kerr: "Sono stufo, quando faremo qualcosa?"

“Non parlerò di basket. Qualsiasi domanda sul basket non ha importanza. Da quanto sappiamo 19 bambini e 2 adulti sono stati uccisi a 400 miglia da qui.” Così inizia il duro discorso di Steve Kerr, ex cestista e allenatore della squadra di basket americano dei Golden State Warriors. Durante una conferenza stampa prima del match non ha voluto parlare della partita, ma ha dedicato tutte le sue parole alla strage, rivolgendosi duramente contro i membri del Senato americano che non approvano provvedimenti più restrittivi sull’acquisto di armi.

Il discorso di Steve Kerr sulla strage di Dallas

“Non parlerò di basket. Qualsiasi domanda sul basket non ha importanza. Da quanto sappiamo 19 bambini e 2 adulti sono stati uccisi a 400 miglia da qui. Quando faremo qualcosa? Sono stanco. Sono così stanco da alzarmi da qui e porgere le condoglianze alle famiglie devastate che sono là fuori. Sono stanco dei momenti di silenzio. Basta.” Queste le dure parole di Steve Kerr, il cui padre è stato ucciso da miliziani libanesi nel 1984.

L’allenatore ha riservato le critiche più dure ai membri del Senato degli Stati Uniti che si sono rifiutati di votare su una legislazione che preveda controlli più severi dei precedenti penali per i possessori di armi. “Ci sono 50 senatori in questo momento che si rifiutano di votare sulla regola di controllo dei precedenti che la Camera ha approvato un paio di anni fa. È lì da due anni. C’è un motivo per cui non lo voteranno: mantenere il potere. Chiedo a tutti voi senatori che rifiutate di fare qualsiasi cosa per la violenza, le sparatorie nelle scuole, nei supermercati, vi chiedo: mettete il vostro desiderio di potere prima della vita dei nostri bambini e dei nostri anziani? Perché è così che sembra. Sono stufo. Ne ho avuto abbastanza. Faremo la partita stasera. Ma voglio che ogni persona qui, ogni persona che ascolta questo, pensi a suo figlio o nipote, madre o padre, sorella, fratello. Come vi sentireste se questo vi accadesse oggi?”, ha detto Steve Kerr.

La strage in Texas

Le parole di Steve Kerr sono arrivate poche ore dopo la strage che ha sconvolto una scuola elementare di Uvalde, in Texas. Un diciottenne ha fatto irruzione e ha cominciato a sparare, il bilancio è agghiacciante: morti 19 bambini e 2 adulti. Il giovanissimo killer, che aveva comprato due fucili il giorno del diciottesimo compleanno, ha sparato alla nonna prima di entrare in azione ed è stato ucciso dalla polizia.

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