Rosario Livatino beatifica tutte le vittime della mafia. Grazie al “Giudice Ragazzino” il martirio di tutti coloro che hanno combattuto per difendere la giustizia dal potere mafioso ottiene il dovuto riconoscimento. Sappiamo benissimo che ufficialmente non รจ cosรฌ, ma vogliamo immaginare che l’iniziativa vaticana possa contribuire a dare un’identitร alla dannazione mafiosa. La mafia รจ il male e come tale va allontanata, annullata, eliminata. Rosario Livatino aveva solo 37 anni quando รจ stato ammazzato.
Rosario Livatino, martire per mano di dannati
Proviamo a rivivere quella mattina del 21 settembre 1990. Rosario Livatino con la sua Ford Fiesta e senza scorta andava da Canicattรฌ ad Agrigento per raggiungere il Tribunale dove prestava servizio. Sul viadotto Gasena, lungo la SS 640 Agrigento-Caltanissetta Livatino fu prima speronato dall’auto dei killer mafiosi. Tentรฒ disperatamente una fuga a piedi attraverso i campi limitrofi ma, giร ferito da un colpo ad una spalla, fu raggiunto dopo poche decine di metri e freddato a colpi di pistola.
Livatino morรฌ da solo, semplicemente perchรฉ era al servizio della collettivitร . Il suo errore piรน grande fu entrare nei grandi interessi dei sequestri e delle confische alla mafia. Il clan che decretรฒ la sua morte era quello della “Stidda” di Agrigento.
Di fatto, erano dei dannati squadristi al servizio del male. Grazie a questo gesto volevano dare il segno della propria forza all’intero sistema. Ma, tutta la forza violenta di questi mafiosi non รจ riuscita ad eliminare la memoria di Rosario Livatino. Il suo martirio sarร riconosciuto per sempre in ogni angolo del Pianeta. Livatino sarร beato i suoi carnefici saranno per sempre dei dannati.
![Rosario Livatino, chi era il giudice giusto proclamato beato 2 Rosario Livatino, chi era il giudice giusto proclamato beato](https://libreriamo.it/wp-content/uploads/2021/05/rosario-livatino-150x150.jpeg)
Rosario Livatino, chi era il giudice giusto proclamato beato
Il 9 maggio 2021 il magistrato Rosario Livatino sarร proclamato beato. Il giornalista Toni Mira, autore del libro “Rosario Livatino. Il giudice giusto” ci spiega perchรฉ il magistrato รจ un altissimo esempio di valore civile
Rosario Livatino rende tutte le vittime Beate
La beatificazione di Rosario Livatino non fa che ricordare il martirio di tutte le vittime della Mafia. Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Cesare Terranova, Boris Giuliano, Piersanti Mattarella, Giuseppe Fava, Peppino Impastato, Mauro Rostagno, Don Pino Puglisi, cosรฌ come tutte le donne e gli uomini della magistratura, delle forze di polizia, della societร civile uccisi dai mafiosi saranno anche loro assimilati ai Beati. Per noi lo erano giร , adesso lo saranno per sempre.
La beatificazione ufficiale del 9 maggio 2021 sarร quindi un momento di grande ricordo nei riguardi di tutti coloro che hanno avuto il coraggio di non scendere a patti con la dannazione. Sarร un momento per celebrare tutti coloro che hanno scelto la strada della giustizia e non quella della corruzione.
Sarร un momento per ricordare che tutti nessuno escluso devono opporsi ad ogni forma di mafia, in quanto male, dannazione. sarร il momento per scegliere di stare al fianco degli uomini giusti che hanno fatto il loro dovere per rendere libero il Sud e non solo dalle mafie. Sarร il momento per segnare un nuovo futuro per il Meridione d’Italia che merita di piรน rispetto a quanto vive adesso.
Rosario Livatino, un esempio per tutti i magistrati
La beatificazione di Rosario Livatino fa da monito anche a tutti i magistrati e in generale le forze di giustizia nel vivere la professione, il lavoro come un impegno al servizio della collettivitร . Fare il magistrato deve essere una missione e non uno strumento per interessi personali o di parte. Per stare dalla parte della giustizia bisogna vere fede. la stessa fede dimostrata da tutti coloro che sono caduti per mano dei mafiosi.
Rosario Livatino era un cattolico praticante. Il suo lavoro di magistrato era tutto improntato sulla fede cristiana e sui valori di Cristo. Fede e diritto, come Livatino spiegรฒ in una conferenza tenuta a Canicattรฌ nellโaprile 1986 ad un gruppo culturale cristiano, sono due realtร โcontinuamente interdipendenti fra loro, sono continuamente in reciproco contatto, quotidianamente sottoposte ad un confronto a volte armonioso, a volte lacerante, ma sempre vitale, sempre indispensabileโ.
Rosario Livatino, L’indipendenza del Giudice
Scriveva Rosario Livatino a proposito dellโimmagine del magistrato:
ยซLโindipendenza del giudice, infatti, non รจ solo nella propria coscienza, nella incessante libertร morale, nella fedeltร ai principi, nella sua capacitร di sacrifizio, nella sua conoscenza tecnica, nella sua esperienza, nella chiarezza e linearitร delle sue decisioni, ma anche nella sua moralitร , nella trasparenza della sua condotta anche fuori delle mura del suo ufficio, nella normalitร delle sue relazioni e delle sue manifestazioni nella vita sociale, nella scelta delle sue amicizie, nella sua indisponibilitร ad iniziative e ad affari, tuttochรฉ consentiti ma rischiosi, nella rinunzia ad ogni desiderio di incarichi e prebende, specie in settori che, per loro natura o per le implicazioni che comportano, possono produrre il germe della contaminazione ed il pericolo della interferenza; lโindipendenza del giudice รจ infine nella sua credibilitร , che riesce a conquistare nel travaglio delle sue decisioni ed in ogni momento della sua attivitร ยป.
“Un martire della giustizia e indirettamente della fede”
Dopo la sua morte, nel 1993, Giovanni Paolo II, incontrando ad Agrigento i suoi genitori, aveva definito Livatino “un martire della giustizia e indirettamente della fede”. La sua beatificazione รจ un omaggio ad un giovane giudice morto per mano di quel terribile cancro che รจ la mafia. Un esempio per migliaia di giovani e non solo perchรฉ del suo lavoro ne ha fatto la fede. Come sappiamo non รจ sempre cosรฌ.
Segnaliamo che Tv2000, in occasione della beatificazione di Rosario Livatino, trasmetterร domenica 9 maggio alle 21.20, il documentario โPicciotti, che cosa vi ho fatto?โ realizzato in collaborazione con il Centro per la cultura e la Comunicazione dellโArcidiocesi di Agrigento.
Saro Trovato