Spesso le storie d’amore tra artisti e letterari sono ricche di sfaccettature e di angoli oscuri: è questo il caso della storia d’amore tra l’autore argentino Jorge Luis Borges e la scrittrice Maria Kodama.
Jorge Luis Borges era anziano e cieco quando Maria Kodama lo conobbe per la prima volta ad una conferenza. Dopo una lunga conoscenza e una frequentazione tra maestro e allieva, nacque l’amore. Un amore fatto di rispetto e ammirazione, ma che ha destato non pochi sospetti. ripercorriamo la loro storia d’amore.
Jorge Luis Borges e Maria Kodama
Sono numerosi gli amori attribuiti a Jorge Luis Borges: l’autore argentino prediligeva le giovani, nessuna poteva avvicinarlo troppo perché la madre, la severa Leonord Acevedo Suárez, le rispediva al mittente. Si sposò tardi, la prima volta, nel 1967, con Elsa Astete Millán, un’amica, di undici anni più giovane. Divorziarono poco dopo, nel ’70.
All’età di cinque anni Kamada “conobbe” Borges attraverso i suoi versi: il padre infatti le leggeva ad alta voce poesie del poeta argentino. Così a distanza di anni la donna racconta l’incontri con i versi di Borges:
“In una di quelle poesie Borges si rivolge a una donna, dicendole che le offrirà la sua solitudine, la sua miseria, la fame del suo cuore. Mi colpì quel concetto, la fame del cuore.”
Il primo incontro
Alla morte della madre, avvenuta nel 1975, Borges si avvicina a María Kodama. I due si conobbero ad una conferenza, quando lei era ancora adolescente poi qualche tempo dopo ebbero la prima conversazione davanti ad una libreria della calle Florida, nel centro di Buenos Aires. Così racconta la donna l’incontro:
“Avevo 16 anni, mi propose di studiare inglese antico insieme. Ci riunivamo nei caffè, fino a quando sua madre disse che sarebbe stato meglio a casa loro. Cercavo di sentire le discussioni di politica che provenivano dal salotto, ma lui mi diceva di non perdermi dietro a quelle sciocchezze, che l’importante era nei libri.”
Il primo rapporto, dunque, fu quello tra maestro e allieva, destinato poi a diventare ben altro. Lei divenne la sua ombra, lo accompagnò ovunque restando al suo fianco fino alla fine.
Il rapporto tra i due
María Kodama è stata vista spesso etichettata come una stratega, una profittatrice, una mera aiutante, capace di manipolare Borges.
Maria Kodama fu spesso dipinta con approfittatrice e manipolatrice, colei che stregò lo scrittore e lo convinse a sposarla così da avere accesso alla sua eredità. Maria Kodama nacque a Buenos Aires nel 1937, figlia di un architetto giapponese, Yosaburo Kodama, e María Antonia Schweizer.
Nel 1975 María diventò non solo l’assistente personale di Borges, ma anche i suoi occhi, dato che lui aveva perso la vista già da vent’anni. Maria Kodama lo aiutò anche nella scrittura, collaborando con lui per la stesura di “Breve antología anglosajona” (1978) e “Atlas” (1984), un racconto dei viaggi compiuti insieme.
“Eravamo un po’ matti per l’epoca, nel senso che non avevamo pregiudizi. Mi telefonava ogni giorno e mia madre impazziva.”
Il matrimonio
In aprile, pochi mesi prima della scomparsa di Borges avvenuta il 14 giugno 1986, il poeta argentino aveva sposato la Kodama. E’ stato l’autore argentino, a Ginevra, ad aver chiesto in sposa Kodama. “Se vuoi castrare la mia libertà, te lo permetterò, Borges”, fa lei; e lui, “Sei schiava della libertà.” E poi: “Pensa, María, sarai María Kodama Borges.” “Il problema, Borges, è che io non appartengo a nessuno.”
Jorge Luis Borges
Poeta, saggista, narratore e bibliotecario, Jorge Francisco Isidoro Luis Borges Acevedo, nato a Buenos Aires nel 1899, è stato uno scrittore argentino tra i più alti esponenti della letteratura sudamericana, dallo stile severo, ricco d’ispirazioni letterarie e apparizioni fantastiche, il primo a manifestare quella mescolanza di magia e realtà che verrà battezzata come realismo magico, caratteristica della letteratura sudamericana della seconda metà del Novecento.
Nel 1923 viene pubblicato il suo primo libro di poesia, “Fervor de Buenos Aires”. È nel 1925 che Borges incontra Victoria Ocampo, la musa che riuscirà a sposare quarant’anni dopo. Con lei stabilisce un’intesa intellettuale destinata a entrare nella mitologia della letteratura argentina. Dopo il loro divorzio inizierà la relazione con Maria Kamada, che sposerà pochi mesi prima di morire.