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La giornalista Greta Beccaglia, una storia di “ordinarie” molestie

Giusto tre giorni dopo la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, la giornalista Greta Beccaglia è stata molestata in diretta tv

Quello che è successo ieri sera a Greta Beccaglia, giornalista sportiva di Toscana-Tv, è inammissibile. Essere molestata in diretta televisiva in un momento di lavoro, giusto tre giorni dopo la celebrazione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne è qualcosa che ha dell’assurdo e che, invece, purtroppo è una quotidiana realtà.

Il caso di Greta Beccaglia

Ieri sera Greta Beccaglia, inviata di Toscana-Tv allo stadio Castellani per commentare la partita appena terminata tra Empoli e Fiorentina, ha subito delle pesanti molestie in diretta televisiva da parte di un gruppo di  tifosi. Per la precisione, mentre la giornalista stava svolgendo il suo lavoro, un uomo si è sentito in diritto di palpeggiarla da dietro venendo chiaramente ripreso dalle telecamere e senza farsi il minimo scrupolo su quello che è il rispetto di una persona, aggiungendo il simpatico commento “non te la prendere”. Il video ha fatto il giro del web suscitando una violenta reazione di indignazione. Il fatto è avvenuto dopo una partita in cui i giocatori hanno espresso solidarietà contro la violenza sulle donne.

L’ennesimo esempio di violenza

Non dimentichiamoci che il 25 novembre scorso si è celebrata la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Quello accaduto l’altra sera è un fatto plateale, avvenuto davvero (e forse dovremmo dire finalmente) sotto gli occhi di tutti. Quello della violenza di genere è dunque un problema ancora troppo lontano dall’essere risolto. Serviva davvero che una professionista venisse “sculacciata” in diretta e ammonita per le attenzioni ricevute perché tante altre persone si accorgessero che qualcosa non va? Abbiamo davanti a noi l’ennesima vergogna, l’ennesima violenza subita da una donna per divertimento, per scherzo, addirittura per complimento. Lo scempio di una società che si definisce moderna e all’avanguardia.

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Fra poco si celebra la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Ma perché non siamo ancora riusciti a estirpare questo triste e tragico fenomeno?

 

La colpa di essere donna

La cosa peggiore è che Greta Beccaglia si è sentita in difetto, “non avrei dovuto mettere quei jeans”, si è detta. È questa la ferita più dolorosa, il senso di colpa. Un senso di colpa che purtroppo ci hanno insegnato a provare perché forse le nostre gonne erano troppo corte, o le magliette troppo scollate, i jeans troppo aderenti. Tutti ieri hanno visto, una volta per tutte, quello che una donna (anche senza un lembo di pelle esposta) deve subire quando vuole divertirsi, lavorare o semplicemente vivere serenamente. Ovviamente la giornalista ha ricevuto la solidarietà generale e ha avuto la prontezza di denunciare la persona, nonostante qualcuno le abbia sconsigliato di farlo.

Le indagini sono partite e l’uomo responsabile delle molestie sarebbe stato identificato dal commissariato di Empoli. Anche noi vogliamo esprimere la nostra solidarietà a Greta Beccaglia, una donna, una collega che, nello svolgere il suo mestiere di giornalista, è stata vittima di una situazione che, purtroppo, non sembra migliorare.

Alice Turiani

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