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La solidarietà ai tempi del Coronavirus, siamo davvero il Belpaese

Emblematico è il caso di una scuola di Vibo Valentia dove il gel viene preparato dagli studenti nei laboratori scolastici e poi donato

Nei giorni scorsi abbiamo assistito a vari episodi speculativi riguardanti soprattutto mascherine e gel igienizzanti, ma si moltiplicano sempre di più i gesti di solidarietà di chi prepara gel igienizzanti e li regala

Per fortuna, infatti, non ci sono solo sciacalli e speculatori, né timorosi e pavidi, per quanto quest’ultima categoria di soggetti sia almeno più comprensibile rispetto alla prima.
In questo strano periodo, che mai avremmo immaginato di vivere, ci siamo trovati a riflettere su un aspetto della globalizzazione che forse non avevamo mai considerato. Noi, che ci sentiamo spesso invulnerabili e al di sopra di problemi che ci sembrano lontani e sembra che tocchino solo gli altri, ci siamo trovati a fare i conti con l’essere respinti, banditi da alcuni paesi, trattati come gli appestati e, cosa ancor più deprecabile, ci siamo trovati a fare i conti con chi specula sulle difficoltà altrui. 

Leggi qui, i dieci comportamenti da seguire per il Ministero della Salute. 

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La solidarietà

Per carità quelli di sciacalli e speculatori, di timorosi e pavidi è una faccia dell’umanità che c’è sempre stata e probabilmente sempre ci sarà. Ma ci piace sottolineare l’altra faccia dell’umanità quella che si dà da fare per gli altri. La faccia di chi si spende per gli altri.
Pensiamo ai medici e ai paramedici che in questi giorni si prodigano per curare coloro che sono stati infettati, pur rischiando il contagio; ai ricercatori che si affannano a cercare di capire qualcosa su questo nuovo virus per arrivare il prima possibile ad un vaccino. Pensiamo ai tanti volontari che si adoperano per far sì che chi si trova nelle zone c.d. “rosse” abbia i rifornimenti; ai tanti, sempre di più, che si preoccupano di produrre gel igienizzanti e distribuirli gratuitamente alla popolazione.
Ci piace ringraziare idealmente tutti coloro che oggi declinano in modo nuovo il termine solidarietà, sia in ambito sanitario che al di fuori di esso.

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La solidarietà dei farmacisti

Da Milano a Catanzaro, ci sono farmacisti che hanno messo a punto dei gel igienizzanti, distribuendoli gratuitamente a chi nella loro farmacia ricerchi tali presidi.

In Salento, il farmacista e consigliere comunale di Cannole ha inviato una lettera al Sindaco per essere autorizzato a distribuire gratuitamente gel igienizzanti e termometri laser presso la scuola materna, elementare, il Poliambulatorio e aiutare a preservare la comunità dal Coronavirus. Il Sindaco ha autorizzato il farmacista, ringraziandolo a nome della cittadinanza per la sua vicinanza alla comunità.

La solidarietà del medico salernitano

A Salerno, un medico di base si rende disponibile a visitare tutte quelle famiglie in isolamento che hanno difficoltà a rinvenire un medico disposto a visitarle e a fare loro i tamponi. Pare, infatti, che ci siano diverse famiglie che si siano messe in quarantena volontaria a scopo precauzionale per evitare di diffondere il virus ma che nessuno si rechi da loro per la conferma della diagnosi.

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Gli studenti degli istituti tecnici di Vibo Valentia

L’ultimo esempio, forse il più felice perché viene da giovani, arriva da due istituti tecnici di Vibo Valentia. Qui i ragazzi, insieme ai loro professori di chimica, si sono messi a creare in laboratorio gel igienizzanti da distribuire agli uffici pubblici e alle altre scuole cittadine, realizzando una forma di “service learning”.

 

 

 

 

 

 

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