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Chi è Rosa Parks, l’attivista entrata nel dibattito “no vax”

Rosa Parks è stata un'attivista statunitense. Perché se ne parla oggi ed il suo nome è accostato al tennista Novak Djokovic e al conduttore Alessandro Cattelan? Scopriamolo di seguito.

Rosa Parks è stata un’attivista statunitense. La donna afroamericana è stata figura-simbolo del movimento per i diritti civili, divenuta famosa per aver rifiutato nel 1955 di cedere il posto su un autobus a un bianco, dando così origine al boicottaggio dei bus a Montgomery. il suo nome nelle ultime ore è tornato alla ribalta all’interno del dibattito novax. Ma cosa centrano insieme Rosa Parks, il tennista Novak Djokovic e il conduttore Alessandro Cattelan? Scopriamolo di seguito.

Il dibattito social

Tutto nasce da un tweet di Cattelan, in commento a quanto avvenuto al tennista serbo Novak Djokovic, espulso dall’Australia e quindi impossibilitato a giocare gli Australian Open per volontà del ministro dell’Immigrazione di annullare il suo visto per “motivi di salute, sicurezza e buon ordine, nell’interesse pubblico”. La vicenda ha suscitato molto clamore, tanto che i novax hanno preso spunto dalla vicenda che ha visto protagonista suo malgrado Djokovic per rilanciare la propria campagna anti-vaccinazione, rendendo il tennista serbo nuovo simbolo del loro movimento contro l’obbligo di vaccinazione.

A questo punto entra in scena il conduttore Alessandro Cattelan ed il suo tweet:

Proprio da questo tweet si è aperto il dibattito social su Rosa Parks e sulla sua storia, in particolare attorno all’episodio che ha visto la figura-simbolo del movimento per i diritti civili decidere di scendere o meno dall’autobus. Facciamo chiarezza e vi raccontiamo la sua storia.

Chi è Rosa Parks

Rosa Parks, all’anagrafe Rosa Louise McCauley, è nata a Tuskegee il 4 febbraio 1913 ed è morta a Detroit il 24 ottobre 2005. Figlia di James e Leona McCauley, Rosa cresce in un’umile famiglia di origine afroamericana e di confessione metodista in una cittadina poco distante da Montgomery, Tuskegee in Alabama. Anche i suoi genitori sono stati attivisti per la comunità nera. L’ambiente in cui cresce la Parks è contraddistinto da una forte propensione al razzismo e caratterizzato da stringenti norme razziali, di retaggio schiavista, panorama simile a quello di diversi stati del sud degli Stati Uniti che in quel periodo predicavano la divisione tra neri e bianchi: separate but equal, ed in cui le persone di colore godevano di minori diritti e subivano continue umiliazioni.

Nel 1932 Rosa, a soli 19 anni, sposa il barbiere Raymond Parks, attivista nel movimento per i diritti civili degli afroamericani, il quale introduce la sua sposa nell’attivismo. Rosa nel frattempo lavora come sarta e si dedica sempre di più all’attivismo politico. Tra le cause che sposa viene ricordata quella degli Scottsboro Boys, un gruppo di nove ragazzi di colore tra i 13 e i 19 anni, che dopo una rissa su un treno vengono accusati ingiustamente di aver usato violenza su due ragazze bianche, a cui la Parks mostrerà supporto emotivo e concreto, partecipando e organizzando diverse iniziative a favore della loro liberazione.

Nel 1943 la Parks viene nominata segretaria della sezione locale della associazione nazionale per la promozione delle persone di colore, la NAACP, ed è in questo ruolo che nel 1954 si troverà a collaborare con il pastore protestante Martin Luther King, all’epoca giovane ed ancora sconosciuto, alle prese con il suo primo incarico nella chiesa di Dexter Avenue.

Il caso dell’autobus a Montgomery

Il 1º dicembre 1955, all’età di 42 anni, Rosa si trovava a Montgomery e stava rientrando a casa in autobus dal suo lavoro di sarta in un grande magazzino. Nella vettura, non trovando altri posti liberi, occupò il primo posto dietro all’area riservata ai bianchi, nel settore dei posti accessibili sia ai bianchi che ai neri con l’obbligo per i neri di cedere il posto qualora fosse salito un bianco mentre non vi erano posti riservati ai bianchi disponibili. Dopo tre fermate, l’autista James F. Blake le chiese di alzarsi e spostarsi in fondo all’automezzo per cedere il posto ad un passeggero bianco salito dopo di lei. Rosa Parks, mantenendo un atteggiamento calmo, sommesso e dignitoso, rifiutò di muoversi e di lasciare il suo posto. Il conducente fermò il veicolo e chiamò due agenti di polizia per risolvere la questione: Rosa Parks fu arrestata e incarcerata per condotta impropria e per aver violato le norme cittadine che obbligavano le persone nere a cedere il proprio posto ai bianchi nel settore comune, quando nel settore riservato ai bianchi non vi erano posti disponibili.

Fu liberata su cauzione perché l’avvocato Clifford Durr ne pagò la cauzione, e una protesta a valanga fece avanzare i diritti civili di decenni in poco tempo. Da allora, Rosa Parks è conosciuta come “The Mother of the Civil Rights Movement” (la madre del movimento dei diritti civili). Nel 1956 il caso di Rosa Parks arrivò alla Corte Suprema degli Stati Uniti, che indicò, all’unanimità, come incostituzionale la segregazione sugli autobus pubblici dell’Alabama. Da quel momento, Rosa Parks diventò un’icona del movimento per i diritti civili.

 

 

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