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Artemisia Gentileschi e Francesco Maria Maringhi, un amore passionale

Scopriamo la storia d'amore tra Artemisia Gentileschi, artista diventata simbolo del femminismo internazionale, ed il ricco rampollo fiorentino Francesco Maria Maringhi

Potere, arte e passione hanno contraddistinto da sempre la vita di Artemisia Gentileschi, una delle più grandi pittrici del Seicento. Utilizzando le armi della propria personalità e delle proprie qualità artistiche contro i pregiudizi che si esprimevano nei confronti delle donne pittrici, riuscì a inserirsi produttivamente nella cerchia dei pittori più reputati del suo tempo. Alla vita artistica si affianca una vita privata altrettanto movimentata, il cui apice viene raggiunto con la storia d’amore vissuta da Artemisia Gentileschi a Firenze, a Roma e a Napoli con Francesco Maria Maringhi, ricco rampollo di un’antica famiglia dell’aristocrazia fiorentina.

Le lettere tra Artemisia Gentileschi e Maringhi

Una passionale ed intensa storia d’amore, come testimonia la corrispondenza professionale ed amorosa composta da ventuno lettere ritrovate nell’Archivio dei marchesi Frescobaldi a Firenze, le uniche interamente autografe della pittrice. Durante la sua residenza a Firenze, dove fu ammessa all’Accademia delle Arti del Disegno (prima donna a godere di tale privilegio) Artemisia Gentileschi viveva una passione sconvolgente, dal desiderio lascivo e “lussurioso”, che a Roma, nella primavera del 1620, a seguito della sua rocambolesca fuga da Firenze, era amplificato dalla lontananza dell’amante. Passione da lei descritta e dipinta nelle opere di quel tempo. Ricatti, gelosie, imbrogli e debiti sempre da saldare, s’intrecciano nelle nuove lettere con promesse d’amore e dichiarazioni di fedeltà da parte della pittrice.

Lettere contenute all’interno del libro “Le lettere di Artemisia“.

L’eccezionale vita di Artemisia Gentileschi in un docufilm

L’eccezionale vita di Artemisia Gentileschi in un docufilm

Sulla piattorma Streaming del Vaticano, VatiVision, è arrivato il docufilm su Artemisia Gentilischi: la donna che rivoluzionò l’arte.

 

Tra affari e passione

Figlio del nobile Niccolò Maringhi, Francesco Maria provava senza dubbio tenerezza e simpatia per i difetti della pittrice Artemisia Gentileschi, la cui personalità l’aveva completamente stregato. Essi si ritroveranno a Firenze nel 1621, quando la pittrice gli venderà le masserizie e i quadri restati sigillati per un anno nella sua casa di piazza Frescobaldi, dopo la fuga. Sarà con lei a Roma nel 1623, al suo ritorno da Costantinopoli, e a Napoli nel 1635. Secondo alcune ricostruzioni, in questo periodo napoletano i due arrivarono a sposarsi in segreto.  Un amore intenso testimoniato dallo stesso marito di Artemisia, Pierantonio Stiattesi, il quale aveva accettato il tradimento della moglie con Francesco Maria Maringhi per i vantaggi economici che il rapporto poteva portare alla famiglia.

 

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