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L’amore tra Clara e lo Schiaccianoci, una classica storia di Natale

“Lo Schiaccianoci” è la più conosciuta storia di Natale e racconta l’amore tra due giovani ragazzi coraggiosi

Quella di Clara e dello Schiaccianoci è una storia d’amore e di coraggio. Un tuffo tra realtà e fantasia che da sempre cattura l’attenzione di grandi e piccoli spettatori. Quella che vi raccontiamo oggi è la versione forse più conosciuta del racconto di E.T.A. Hoffmann, ovvero il balletto di Petr Ilic Cajkovskij, il cui libretto si ispira alla rielaborazione del racconto da parte di Alexandre Dumas.

Il primo incontro

È la Vigilia di Natale e in un paese della Germania la giovane Clara riceve in dono dal padrino Drosselmeyer uno schiaccianoci di legno a forma di soldato. Il fratellino Friz, dall’animo particolarmente dispettoso, rompe il regalo di Clara di proposito. Problema che viene prontamente risolto da Drosselmeyer che interviene aggiustando il giocattolo. Da subito la dolce Clara instaura con questo pezzo di legno un legame molto intenso, come se quel dono fosse molto più di un semplice schiaccianoci. Questa è la svolta della nostra storia: il soldatino di legno nasconde in realtà un giovane principe, intrappolato a causa di un crudele incantesimo.

La magia prende vita

Si che la notte della Vigilia è quel momento dell’anno in cui il labile confine tra sogno e realtà, per un attimo, si dissolve. Ed è proprio in questo momento che prende vita la magia che accompagnerà Clara nel più bel viaggio della sua vita. Poco dopo la mezzanotte la giovane torna nel salone ormai buio e deserto per recuperare il suo giocattolo, ma tutto intorno a lei è cambiato, si è ingigantito. I giochi hanno preso vita e a minacciarli c’è un’immensità di topi feroci capitanati da Re Topo. Anche lo Schiaccianoci si anima e inizia a battersi uccidendo il Re. Per incanto, il soldatino si trasforma in un principe. Schiaccianoci invita così Clara a seguirlo nella sua avventura.

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L’amore giovanile e fiabesco

Quello che nasce tra Clara e Schiaccianoci durante la loro magica avventura è un amore puro e giovanile. Una fiaba a lieto fine che vede i due ragazzi legati da un sentimento fiabesco che nasce ancora prima dell’incontro umano. Clara, infatti, si sentiva profondamente unita a quel giocattolo di legno regalatole da Drosselmeyer. Un sentimento ancora incontaminato dall’apparenza esterna delle cose, un sogno che diventa magia e che resta anche nella realtà.

L’incontro tra due personaggi diversi, ma dagli animi affini utile ai più piccoli per imparare a sognare e ai più grandi per tronare a credere alla magia.

Che significato ha lo Schiaccianoci a Natale?

L’origine del soldatino che schiaccia le noci con la bocca è da ricercare in un piccolo paesino della Germania, al confine con la Repubblica Ceca. L’idea di costruire il pupazzo di legno era una sorta di protesta contro le tasse che venivano imposte alla popolazione dai militari tedeschi. Gli insorti misero in moto una protesta creativa, ma che funzionò per liberarli dal gioco dei tedeschi, consentendo loro di pagare meno tasse.

La tradizione ha mutato lo schiaccianoci da simbolo di protesta a simbolo dello spirito natalizio: grazie alla storia ideata da Hoffman nel 1816 lo schiaccianoci è diventato così un’icona che rievoca tematiche immortali come l’amore, la bellezza, i sogni, i doni del Natale, la gentilezza, e l’importanza di conservare, anche quando si cresce, il bambino che c’è in ognuno di noi e il valore della diversità come ricchezza. 

Aprtita dalla Germania, la leggenda dello schiaccianoci conquistò anche il resto d’Europa, fino a sbarcare oltreoceano: per questo le vetrine dei negozi durante le festività natalizie vengono addobbate proprio con il ceelebre soldatino di Natale. Sono ormai pochi quelli che hanno ancora la funzione di rompere le noci con la bocca ma, in ogni caso, il significato legato all’oggetto rimane identico senza discostarsi affatto dall’interessante storia che lega la popolazione tedesca al giocattolo di Hofmann.

Alice Turiani

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