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Scambiarsi i regali a Natale, storia e significato di una tradizione

La tradizione dello scambio dei regali il giorno di Natale ha radici profondissime, anche se ultimamente il consumismo ne ha traviato il significato

Perché a Natale ci si scambiano i regali? Lo spirito del Natale è inimitabile. Ciò che forse rende questa festività così unica è l’unione di una celebrazione religiosa come la nascita di Gesù ad una tradizione più popolare come quella di Babbo Natale. In entrambi i casi però vi è alla base un sentimento di caritatevole generosità e condivisione. Oggi vogliamo parlarvi delle origini di questa tradizione.

L’origine religiosa e quella popolare

La tradizione di scambiarsi i regali a Natale nasce in primo luogo dalla tradizione religiosa di questa festività. L’azione di portare un regalo ad una persona cara rimanda sicuramente alla vicenda dei Re Magi che, in visita a Gesù bambino, portarono in dono oro, incenso e mirra per celebrarne la nascita. Da qui, verso la fine del Medioevo si iniziò a fare regali ai bambini in occasione della ricorrenza natalizia perché essi si ricordassero con gioia della nascita di Cristo. Per quanto riguarda la tradizione popolare dobbiamo andare in America, quando i primi coloni olandesi diedero vita allo scambio dei regali attraverso la figura storica di Sinterklaas, ovvero San Nicola.

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L’importanza della figura di Babbo Natale per i bambini

Il vescovo di Noto Antonio Staglianò ha dichiarato che Babbo Natale non esiste, rovinando così la magia ai bambini presenti e dimenticandosi dell’importanza di questa figura

 

Scambiarsi i regali, un gesto d’amore

Viste le origini della tradizione, quello di scambiarsi i regali a Natale è un gesto di generosità e amore. Tutti i bambini, infatti, di qualsiasi estrazione sociale, a Natale ricevevano qualcosa. Chi poteva permettersi veri e propri giocattoli, o chi riceveva la possibilità di mangiare del buon cibo, a Natale tutti avevano una sorpresa ad attenderli. Un gesto questo che si è sempre dimostrato educativo e fondamentale per lo sviluppo della sensibilità dei più piccoli. Ancora oggi, una delle parti migliori del Natale è quella di impegnarsi a scegliere cosa donare a chi amiamo, il regalo giusto e fatto col cuore, qualcosa che faccia capire all’altro la sua importanza nella nostra vita.

Quand’ero bambino, erano la luce dell’albero di Natale, la musica della messa di mezzanotte, la dolcezza dei sorrisi a far risplendere il regalo di Natale che ricevevo.

– Antoine de Saint-Exupèry, “Il Piccolo Principe” –

Il risvolto consumistico

Purtroppo, con il passare degli anni la tradizione di scambiarsi i regali a Natale è diventata sempre di più una ricorrenza dettata dal consumismo che ha invaso le nostre vite facendoci desiderare il non necessario a dispetto di chi, invece, non ha nemmeno l’indispensabile per vivere. Quella che era nata come un’usanza ricca di significato e particolarmente educativa – un tempo i bambini dovevano aspettare il Natale per ricevere qualcosa che fosse solo per loro – oggi invece sta diventando un gesto dettato sempre di più dalla cultura consumista tipica del nostro tempo e a volte da un senso di ipocrisia.

Alice Turiani

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