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Perché è importante vivere lo spirito del Natale pensando al prossimo

Siamo abituati a trascorrere il Natale circondati da buon cibo e tanti regali, sempre più persone però vivono una situazione diversa

Il Natale è una festa profondamente spirituale, il punto forte di questo periodo è la condivisione e la generosità. Purtroppo, ultimamente il consumismo sta traviando il significato di questa bellissima festività rendendo sempre più grande il divario tra famiglie benestanti e famiglie più povere.

I tempi cambiano, ma le difficoltà restano

Nell’immaginario collettivo moderno il Natale è una festività che coinvolge tutti, un momento di gioia e condivisione che tutte le persone e famiglie non vedono l’ora di celebrare tra grandi mangiate collettive e scambi di regali. Quelle che una volta erano le difficoltà dettate dalla differenza delle classi sociali, soprattutto durante e dopo il periodo della Guerra, oggi ci sembrano lontane. Tuttavia, soprattutto dopo il lungo anno flagellato dal Covid, siamo tronati a notare la presenza della povertà e delle tante altre difficoltà perché ci ha toccato in maniera molto ravvicinata. Molte persone hanno perso il lavoro, tante sono state a lungo in cassa integrazione e di questo passo le entrate economiche hanno subito un duro colpo.

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Scambiarsi i regali a Natale, storia e significato di una tradizione

La tradizione dello scambio dei regali il giorno di Natale ha radici profondissime, anche se ultimamente il consumismo ne ha traviato il significato

 

Il Natale e il significato della condivisione

Nonostante la nostra situazione sia ottimale rispetto ad altri Paesi, sempre più persone si trovano in difficoltà. Di conseguenza il Natale diventa una festività pesante da celebrare. Ci sono famiglie che non possono permettersi di soddisfare i desideri dei propri bambini – che spesso, vista la società consumista e molto attenta alle apparenze, richiedono regali molto più ricercati. Ci sono ancora, purtroppo, persone che non hanno da mangiare, persone che hanno perso la casa o ancora persone che non hanno una famiglia. Per loro il periodo natalizio diventa un fardello. Qualcosa di cui non vedono l’ora di liberarsi. Ed è proprio qui che deve intervenire la società e, fortunatamente, esistono tanti animi gentili che si preoccupano per queste situazioni.

La solidarietà come regalo per noi e per gli altri

Per fortuna l’Italia in questo genere di cose non si fa mai attendere e le iniziative per il Natale solidale sono già tantissime. Dalle raccolte fondi più classiche ai pranzi offerti ai meno fortunati, in molte città si sono organizzati da tempo per permettere a tutti di trascorrere delle feste all’insegna della serenità. A Firenze e Torino, ad esempio, torna il Pranzo di Natale per i poveri – che per rispetto delle norme anti Covid, sarà da asporto. A Milano arriva il giocattolo sospeso per i bambini che rischiano di non trovare regali sotto l’albero. In Puglia e in Campania la spesa sospesa per la giornata di festa. Ovviamente sono attive anche associazioni come Caritas, Unicef e tante altre.

 Le iniziative solidali sono numerosissime, prendiamone parte e regaliamo un po’ di felicità. 

Alice Turiani

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