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Per uscire dalla crisi la competenza da sola non basta

La crisi di governo fa salire sui media la parola competenza. Siamo convinti che nella scelta dell’esecutivo servono altre virtù: coraggio, umiltà e carisma

La competenza è un uccello così raro in questi boschi che so apprezzarlo quando ne vedo uno”. Così, recitava Frank Underwood (Kevin Spacey), il Presidente degli Stati Uniti nella serie televisiva House of Cards. Parole che ci danno l’opportunità di sottolineare e ricordare l’importanza del valore della competenza per chi gestisce uno Stato importante come l’Italia.

Chi scrive non fa politica, ma ama studiare le culture, la società, il linguaggio. I media creano linguaggio, sono un propulsore di parole che iniziamo tutti a condividere, ad utilizzare, a far nostre. In questi giorni la parola competenza sembra essere schizzata in vetta nella terminologia mediatica. Naturalmente, la parola è associata all’arrivo di Mario Draghi, il nuovo Presidente del Consiglio incaricato e sulla scelta necessaria che lo stesso dovrà fare nel selezionare i ministri chiamati a dirigere la cosa pubblica.

Ma, cos’è la competenza? Secondo l’autorevole Treccani è “L’essere competente; idoneità e autorità di trattare, giudicare, risolvere determinate questioni. Ma nell’estensione utile ad inquadrare il nostro discorso è la “Capacità, per cultura o esperienza, di parlare, discutere, esprimere giudizî su determinati argomenti.” Secondo il Grande Dizionario Italiano di Aldo Gabrielli edito da Hoepli, competenza è “L’essere competente; perizia, abilità, cognizione, esperienza in un campo, in una determinata attività”.

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Ma, ciò che significa che nel Governo Conte non c’era competenza? Se ricordiamo bene anche il precedente Governo ha cercato in tutti i modi di proporre competenza. Lo ha fatto coinvolgendo diversi team di esperti di riconosciuta e insindacabile esperienza. Sono stati diversi i tavoli di discussione che hanno dato il loro contributo in tutto il periodo pandemico. Visti gli eventi accaduti, si deduce facilmente che la semplice competenza non è bastata a conquistare il cuore dei cittadini. Ci riferiamo alla crisi di Governo e non all’interpretazione e valutazione dei risultati concretamente ottenuti, che ci farebbero cedere in giudizi complessi e di non facile valutazione. Anzi, ha creato due frange opposte di italiani che interpretano i risultati in modi diametralmente diversi.

Cosa serve allora per rispondere alle esigenze dell’attuale crisi sanitaria, economica e sociale? La formula magica sembra possa essere rintracciata nelle motivazioni che portarono al conferimento a Mario Draghi, nell’ottobre del 2019, della laurea honoris causa in Economia dell’Università Cattolica, proprio in occasione della fine del mandato alla presidenza della Banca Centrale Europea. Mario Draghi ricevette la prestigiosa onorificenza per aver dimostrato durante l’incarico alla guida della BCE, secondo la Cattolica, Conoscenza, Coraggio, Umiltà, soprattutto nel momento in cui la crisi mondiale stava logorando la moneta unica e la tutela stessa dell’Europa unita.

Riprendendo tale menzione ci sembra immediatamente di capire che la sola Conoscenza o competenza non possa bastare ad affrontare la crisi. Serve come enunciato proprio in quella occasione qualcosa di più importante. Sicuramente coraggio nel prendere decisioni importanti, anche impopolari. Senza dimenticare, però, una buona dose di Umiltà, ovvero senza rinunciare all’ascolto degli altri, nessuno escluso. L’arroganza per Plutarco è uno dei “peggiori difetti da cui occorre guardarsi”. Per rifarsi alle parole del grande scrittore e maestro Paulo Coelho “una cosa è pensare di essere sulla strada giusta, ma tutt’altra è credere che la tua strada sia l’unica.”

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Avere quindi la competenza, il coraggio, l’umiltà sono doti che riteniamo fondamentali per dare una svolta a questa ormai lunga crisi. Bisogna saper guardare oltre senza aver paura dei sondaggi, ma allo stesso tempo cercando di comprendere quali sono i problemi reali della società, delle aziende, dei cittadini. Lungi nel voler suggerire la solita media aritmetica che piace tanto alla politica per cercare di accontentare tutti. Bisogna avere anche la forza di fare il giusto per il Paese. Non bisogna pensare ad accontentare solo i propri elettori, a danno della collettività.

Lo stesso Mario Draghi conferma questo principio, sempre in occasione dell’onorificenza ricevuta dalla Cattolica. Nel discorso fatto in quell’occasione le parole di Draghi mettono in evidenza questi principi. “La competenza fondata sulla conoscenza è essenziale per capire la complessità. – Afferma Draghi – “La conoscenza non è tutto senza coraggio in fasi cruciali la prevalenza del giudizio tecnico è paralizzante, in quanto le strutture tecnocratiche sono autoreferenziali e conservatrici. “Vi sono situazioni in cui anche le migliori analisi non danno quella certezza che rende una decisione facile: la tentazione di non decidere è frequente, decidere di non agire significa fallire”.

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Da parte nostra, ci permettiamo di inserire ancora un’altra virtù utile nei grandi momenti di crisi. Serve carisma da parte di chi guida, ancora meglio del gruppo di personalità chiamato a gestire la crisi. Le regole classiche della burocrazia e ancor peggio della tecnocrazia rischiano di non dare i frutti sperati. Soprattutto in un momento in cui c’è bisogno di scelte veloci, decise, immediate. Max Weber in Economia e società (1922), spiega molto bene questa necessità. Non stiamo parlando di un regime dittatoriale, ma di donne e uomini in grado di generare consenso spontaneo basato su qualità riconosciute in modo diretto da parte dei cittadini.

In questo momento storico c’è bisogno di credere ciecamente alle virtù di chi guida. Quindi facciamo attenzione che non servono semplici professori o esperti, ma personalità di indubbia riconoscibilità in grado di ottenere la massima fiducia da parte di tutta la popolazione. Mario Draghi, in questo momento, sembra avere tutte le caratteristiche necessarie per raggiungere questo difficile obiettivo. Nella speranza che la squadra che lo accompagni sia formata da persone con analoghe virtù.

Saro Trovato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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