Caffè e letteratura, una storia d’amore senza tempo

1 Ottobre 2024

Caffè e letteratura sono fatti l'uno per l'altro e la loro relazione ha cambiato la nostra cultura e migliora ogni giorno la nostra vita. Ripercorriamo questo legame indissolubile

Caffè e letteratura, una storia d'amore

Il 1° ottobre si celebra la La Giornata internazionale del caffè per promuovere e celebrare questa iconica bevanda. La prima data ufficiale risale al 1º ottobre 2015, come concordato dall’Organizzazione internazionale del caffè, e fu lanciata a Milano.

La giornata nasce per celebrare questa bevanda che accompagna la vita di milioni di persone, ma anche per promuovere il caffè del commercio equo e solidale e per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione dei coltivatori della pianta da cui si ricava. Spesso al suo consumo viene accostata anche un’altra sana abitudine: quella della lettura di libri.

Questa bevanda rappresenta uno dei massimi piaceri del mondo: profumato, caldo, freddo, shakerato, con il ghiaccio. Esso è ciò che ti dà il buongiorno al mattino, che ti accompagna dopo pranzo e che costituisce uno dei riti più amati nella nostra società: “Ci vediamo per un caffè?“.

Il legame con la letteratura

Il caffè è una bevanda amata in particolare dai lettori, perché si intona perfettamente al relax e alla tranquillità di leggere un bel libro. Già storicamente il libro e le lettere in generis sono andati a braccetto con questa iconica bevanda, basti pensare ai caffè letterati, luoghi di ritrovo in cui ci si riuniva per discutere e per fondare una nuova idea di cultura.

Nonostante siano molti i luoghi e le occasioni di lettura, dal treno al parco, leggere sulla poltrona, con in una mano una bella tazza calda dell’iconica bevanda e nell’altra il libro che ci fa sognare è un piacere impagabile.

Inoltre, la bevanda è protagonista di molte pagine della letteratura italiana e internazionale. Romanzi o poesie, il suo aroma o il suo immancabile rito sono diventati letteratura. Ci sono romanzi nei quali questa bevanda rappresenta il punto di partenza, l’istante dal quale il racconto inizia a muoversi. Altri nei quali ad essere centrale è il rito della preparazione, il suo valore sociale o la sua capacità di tenere svegli i protagonisti.

Abbiamo diversi esempi in tal senso, soprattutto in ambito poliziesco: è questo infatti il caso del commissario Montalbano di Andrea Camilleri, che prepara il solito “cicarone” di caffè, ossia un tazzone pieno, e se lo scola sulla verandina. Oppure l’ispettore Petra Delicado di Alicia Gimènez Bartlett, la quale non rinuncia mai al suo caffè, indispensabile per affrontare le nottate di lavoro con l’inseparabile vice Garzon.

Ci sono poi libri la parola compare già nel titolo: pensiamo ad esempio al best-seller giapponese “Finché il caffè è caldo“, o ad opere in cui la caffetteria è il punto di svolta per la vita dei protagonisti, come ne “Il caffè dei piccoli miracoli”, fino alla combo autunnale perfetta per i lettori: libro, bevanda e un bel gattone da coccolare, come nel libro”Il caffè dei gatti”.

I caffè letterari

Leggere in compagnia di questa bevanda è un fatto storico e i caffè letterari ne sono la prova. I primi sorsero a fine 600, riscuotendo un grande successo, in concomitanza con il diffondersi con le idee illuministe. Libertà, fiducia assoluta nella ragione e… caffè erano le parole d’ordine.

Sì, perché quelli che sono diventati i grandi pensatori della cultura occidentale si ritrovavano in questi luoghi per discutere di arte, libri, storia, attualità, costume e musica. Questa tendenza era molto apprezzata a tal punto che a fine 700 se ne contavano solo a Parigi già trecento.

Tali luoghi sono stati molto importanti per la diffusione della cultura: infatti grazie a questi luoghi di ritrovo la cultura è scesa dalla rocca dell’aristocrazia per farsi strada tra la borghesia, divenendo accessibile anche ad altri ceti.

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Una relazione perfetta

“Io penso che il legame speciale tra libri e caffè sia semplice: idee”

Matthew Davis

Come abbiamo potuto notare, quindi, la relazione tra caffè e libri è perfetta. Si supportano e convivono senza bisticci. Se da una parte l’uno ci aiuta a superare la giornata, l’altro ci allieta la vita suggerendoci spunti di riflessione e di evasione, aiutandoci a superare la vita. Senza contare il fatto che il sapore della bevanda rimane con noi anche dopo che l’abbiamo sorseggiato, esattamente come fa un buon libro.

Difficilmente dimentichiamo le frasi che ci hanno fatto battere il cuore, e i personaggi che ci hanno fatto innamorare, che ci fanno pensare anche giorni e giorni dopo la lettura della parola “fine”. Inoltre entrambi, nonostante siano legati all’individuo, sono fortemente collocati nella socialità: si legge per discutere di certi argomenti con altre persone e questa bevanda iconica è un ottimo momento di conversazione.

Per cui perché interrompere questa meravigliosa storia d’amore? Essi resteranno sempre insieme e la loro relazione non avrà mai fine.

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