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“La madre” (1930), la poesia Giuseppe Ungaretti dedicata alla mamma morta

In occasione della festa della mamma scopri "La Madre" la poesia che celebra l'amore materno e omaggia le mamme che non ci sono più.

La madre di Giuseppe Ungaretti  è una poesia che rende omaggio a tutte quelle mamme che purtroppo non ci sono più. Il valore simbolico di questa poesia mira a celebrare l’amore indelebile per la mamma.

In occasione della prossima festa della mamma, Giuseppe Ungaretti ci dona una poesia di grande emozione. Una poesia che è una dedica alla mamma morta.

Il poeta immagina che in un atto d’amore la madre Maria Lunardini, che morì proprio nell’anno in cui scrisse la poesia, interceda per il figlio pregando Dio di perdonare i suoi peccati. 

La madre fu scritta nel 1930 ed è contenuta nella raccolta Il sentimento del tempo (Vallecchi, Firenze, 1933).

Una poesia che mira a sancire il valore eterno dell’amore per la madre. L’incontro oltre la morte sarà il momento in cui quell’amore troverà nuova vita, nella convinzione che il legame madre/figli non può essere spezzato neppure dalla morte.

Ma, leggiamo la poesia per apprezzarne contenuto e comprenderne il significato.

La madre di Giuseppe Ungaretti 

E il cuore quando d’un ultimo battito
avrà fatto cadere il muro d’ombra
per condurmi, Madre, sino al Signore,
come una volta mi darai la mano.

In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all’eterno,
come già ti vedeva
quando eri ancora in vita.

Alzerai tremante le vecchie braccia,
come quando spirasti
dicendo: Mio Dio, eccomi.

E solo quando m’avrà perdonato,
ti verrà desiderio di guardarmi.

Ricorderai d’avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro.

Il significato de La madre

La madre di Giuseppe Ungaretti è un dialogo che lega il figlio alla madre e che riesce ad abbattere le barriere spazio temporali tra la vita e la morte. 

In quell’anno, nel 1930, Maria Lunardini morì e per il poeta la figura materna è stata il punto di riferimento primario, avendo perso il padre quando il poeta aveva solo 2 anni. 

La poesia quindi esprime la volontà di poter riavere un dialogo ultraterreno con la madre. Ungaretti ha voglia di poterla incontrare, consapevole che ciò è possibile solo attraverso il passaggio della morte. 

È ben consapevole che grazie alla figura della madre la morte non fa più paura. Anzi, è un valido motivo per ritrovare quella pace e combattere la sofferenza.

Il viaggio tra la vita e la morte

Il passaggio a nuova vita rappresenta l’incontro con la fede, raffigurata proprio dalla figura materna. C’è voglia di religione in un poeta che ha tanto sofferto e ha vissuto la cita in cerca dell'”Allegria” persa da ragazzo. 

Il legame viscerale con la madre permette al poeta di non aver paura della morte, convinto che ci sarà lei ad offrirgli la sua mano come quando era bambino.

La mamma apparirà forte e decisa in preghiera di fronte a Dio, come nel ricordo che il poeta aveva della stessa.

Ungaretti raffigura la figura materna come una Statua per esaltare il carattere integerrimo della mamma.

La voglia di trovare redenzione

E ad un certo punto emerge in Giuseppe Ungaretti la voglia di redenzione. La madre gli mostrerà il proprio sguardo solo dopo che il Signore lo avrà perdonato. 

Un elemento che evidenzia l’incontro di Ungaretti con la spiritualità e la religione. C’è voglia di trovare meditazione religiosa. 

La madre quindi rappresenta il suo percorso verso la salvezza, lo accompagnerà verso quella pace che è mancata al poeta.

Ciò che colpisce della poesia è che l’affetto materno è sinonimo di valori morali. Si evince dal fatto che l’atteggiamento materno è severo nelle prime strofe del poema per trasformarsi in affettuoso e colmo di amore per il figlio, nella parte finale. 

Il senso della morte nella poesia è assimilabile ad un viaggio, ad un ponte utile per ritrovare quell’amore sano e spirituale rappresentato dal perdono di Dio e dall’affetto materno. 

C’è voglia di pace in Ungaretti è manifesto. E la mamma d’altronde per tutti noi rappresenta quel punto di riferimento assoluto e insostituibile. 

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