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Una primavera altrettanto speciale – Racconto di Federico Musazzi

Sette anni, dico, sette…ma è possibile?!? Sembra ieri che stavamo lottando con la nostra “astronave” per farla entrare in ascensore e, in un battito di ciglia, Luca e Davide hanno già sette anni.
L’astronave era il passeggino gemellare che io e Mara avevamo comprato con sommo orgoglio per portare a spasso quelle due pesti di Luca e Davide. La ricordate? Ve ne avevo già parlato, ma ora mi vien da sorridere a pensare a tutti quei giochi di incastri che facevamo pur di riuscire a mettere quella “gloriosa invenzione del Signore” in un ascensore delle dimensioni di un metro per un metro.
Eravamo pieni di entusiasmo. Lo siamo ancora oggi, a dire il vero; solo un po’ più stanchi mentalmente, con tutti quei pensieri tra bollette da pagare e la casa che non è mai grande abbastanza. Anche se non è più la stessa di sette anni fa.
Gabriele è un ometto, ormai. A sentire il parroco è diventato un ragazzino perché ha appena fatto la prima Comunione e non lo si può più considerare bambino. Con quella veste immacolata, quel suo visino angelico e quegli occhi pieni di luce, ci siamo emozionati a guardarlo.
A me questa cosa fa venir da pensare. Non che ci voglia un grande scienziato per capire che il tempo passa, ma ogni tanto credo sia bene fermarsi, tirare il fiato e riflettere su quello che ci sta capitando.
Riflettere su quanto possa essere bello veder crescere i propri marmocchi, guardarli mentre giocano tra loro e provare a rimanere seri – ma sì anche questo ci sta – quando vogliono fare i grandi, anche se ti fanno troppo ridere.
E poi, quanto si menano! Ragazzi, avere tre figli maschi è come essere l’arbitro di un incontro di wrestling.
Nel frattempo io e Mara invecchiamo. Lei è sempre uno splendore, ma il tempo che riusciamo a dedicare l’uno all’altra è inversamente proporzionale alle incombenze che gravano sulla nostra famiglia.
La scuola, la casa, il tempo libero dei ragazzi e i loro amichetti… tutto è gestito con un’organizzazione che, se fosse possibile scriverlo sul nostro curriculum vitae, io e mia moglie avremmo più stellette di un amministratore delegato di una multinazionale.
Tant’è, siamo qua. Oggi è piena primavera: i fiori sbocciano, gli uccellini cinguettano e i nostri bambini continuano a menarsi. E lo fanno con Amore, loro non lo diranno mai, ma io vedo che dietro a queste botte da orbi si nasconde una gran voglia di amarsi.
Ci basta così, questo ci rende felici.
Ecco perché anche questa primavera sarà speciale.

 

Federico Musazzi

 

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