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“Il tramonto del sole romantico”, la poesia di Baudelaire sui dubbi dell’uomo

Il 31 agosto del 1867 ci lasciava Charles Baudelaire. Per l'occasione, condividiamo con voi “Il tramonto del sole romantico”, una poesia con un forte significato metaforico

Con la poesia “Il tramonto del sole romantico”, contenuta nell’appendice “I relitti” della raccolta “I fiori del male”, Charles Baudelaire racconta la bellezza del sole, dall’alba al tramonto. Il componimento, però non si limita alla pura descrizione di un momento della giornata, ma contiene un profondo significato metaforico.

Andiamo a leggere la poesia, in ricordo del poeta maledetto francese, di cui oggi ricorre l’anniversario della scomparsa, avvenuta il 31 agosto del 1867 a Parigi.

Il tramonto romantico del sole di Charles Baudelaire

Com’è bello il sole quando freschissimo sorge
e come un’esplosione ci lancia il suo buongiorno!

– Fortunato colui che potrà con amore
salutarne il tramonto più fastoso d’un sogno!
Ricordo… Ho visto tutto, fiore, solco, sorgente
come un cuore in deliquio fremere sotto il suo sguardo…

– Corriamo, è tardi, corriamo verso l’orizzonte,
per afferrarne almeno qualche obliquo raggio!
Ma io inseguo invano il Dio che si nasconde;
la Notte inarrestabile stabilisce il suo regno,

nera e piena di brividi, umida, funesta;
galleggia nelle tenebre un odore di tomba
e il mio piede pauroso sull’orlo dello stagno
urta rospi imprevisti, fredde lumache calpesta.

Le coucher du soleil romantique

Que le soleil est beau quand tout frais il se lève,
Comme une explosion nous lançant son bonjour !
– Bienheureux celui-là qui peut avec amour
Saluer son coucher plus glorieux qu’un rêve !

Je me souviens ! J’ai vu tout, fleur, source, sillon,
Se pâmer sous son oeil comme un coeur qui palpite…
– Courons vers l’horizon, il est tard, courons vite,
Pour attraper au moins un oblique rayon !

Mais je poursuis en vain le Dieu qui se retire ;
L’irrésistible Nuit établit son empire,
Noire, humide, funeste et pleine de frissons ;

Une odeur de tombeau dans les ténèbres nage,
Et mon pied peureux froisse, au bord du marécage,
Des crapauds imprévus et de froids limaçons.

Il tramonto dei princìpi

In questo componimento, Baudelaire, racconta la situazione di un uomo consapevole di essere coinvolto in una profonda crisi personale dei princìpi. Il sole descritto da poeta non è solo la stella del nostro sistema, come si potrebbe pensare con una prima lettura, ma rappresenta ciò che era la base della conoscenza universale cioè la verità, quello che Baudelaire vede come il sole delle idee.

Con il sole alto nel cielo, tutto ha un senso di sicurezza e serenità. La luce chiarisce la vita e il suo significato. Nel momento del tramonto si apre l’oscurità e si fanno largo i timori. Non tutti però hanno la stessa reazione. C’è vede il tramonto della verità come apertura a nuove possibilità prima impensabili.

Charles Baudelaire, le poesie più belle

Charles Baudelaire, le poesie più belle del poeta maledetto

Il 9 aprile 1821 nasceva Charles Baudelaire, uno dei più importanti poeti dell’Ottocento autore de “I fiori del male”

Charles Baudelaire

Nato a Parigi il 9 aprile del 1821, Charles Baudelaire è uno dei poeti più importanti del XIX secolo. La modernità della sua scrittura ha influenzato tutta la letteratura dell’epoca e quella successiva. La vita tormentata, inoltre, lo ha reso un personaggio unico; la fama di poeta maledetto, che lo accompagna ancora oggi, rappresenta non solo la storia della sua vita, ma anche il suo stile poetico.

Baudelaire diventa giornalista e critico d’arte. Traduce vari autori, tra cui Edgar Allan Poe e inizia a frequentare gli intellettuali dell’epoca. Nel 1848 fonda il giornale Il saluto pubblico. Dopo “I fiori del male” – in francese “Les fleurs du mal” – uscito nel 1857, nel 1862 pubblica “Lo spleen di Parigi”. I suoi componimenti entrano sin da subito a contatto con i lettori del tempo.

Tematiche quali l’amore – fisico e platonico -, la morte, l’ispirazione poetica, il viaggio, la città e la malinconia, vengono trattati dall’autore in modo assolutamente originale. Nonostante la fama crescente e l’innegabile talento, Charles Baudelaire morirà solo e coperto di debiti nel 1867, il 31 agosto.

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