In “Tiepide sere estive” Hermann Hesse racconta in modo quasi tangibile le sensazioni che l’estate lascia nell’aria. Contenuta in Späte Prosa, raccolta di componimenti del 1951. “Tiepide sere estive” è una poesia ritrae la vita tipica durante la stagione estiva, descrivendone colori e profumi in modo da rendere la scena quasi tangibile.
“Tiepide sere estive” di Hermann Hesse
Adesso i tigli sono rifioriti davvero e la sera, quando
comincia a far buio ed è finito il faticoso lavoro,
giungono le donne e le fanciulle, salgono in cima alle scale
appoggiate ai rami e riempiono un cestino di fiori di tiglio.Dai vecchi alberi, attraverso le tiepide sere estive,
giunge sempre un profumo dolce come il miele…I bambini cantano giù sulla spiaggia e giocano con le
girandole di carta rossa e gialla… Nella polvere rosso-
– dorata della strada, api e bombi ronzano in cerchi
diffondendo una dorata risonanza.
Cogliere i dettagli con una percezione diversa
L’estate è la stagione dello spirito. Il caldo, il sole e le lunghe giornate danno modo di assaporare la vita con una profondità differente. Si riescono ad apprezzare i dettagli di ciò che ci circonda con occhi più attenti.
Ma in questa stagione entrano in gioco anche gli altri sensi. Si sente per strada il profumo dei tigli e del miele insieme al dolce ronzio degli insetti che fa da colonna sonora durante tutta la stagione.
La leggerezza e la felicità si percepisce anche da lontano, con i bambini che si sentono cantare e giocare sulla spiaggia. Tutto, in estate, sembra incitare la vita. I colori, i profumi e i sapori si mischiano in un elisir di sensazioni dolci:
I bambini cantano giù sulla spiaggia e giocano con le
girandole di carta rossa e gialla… Nella polvere rosso-
– dorata della strada, api e bombi ronzano in cerchi
diffondendo una dorata risonanza.
Con la sua poesia, Hermann Hesse riesce incredibilmente a far percepire al lettore la graziosa atmosfera dell’estate: i nostri sensi si attivano proprio come se fossimo lì, ad osservare i “vecchi alberi” che emanano odore di miele, le donne e le fanciulle che raccolgono profumati fiori di tiglio, e i bambini, che giocano entusiasti sulla spiaggia, coi cuori liberi da obblighi e pensieri.
Ci sentiamo, insomma, come se per un paio di minuti tutto il mondo attorno a noi si fermasse. I pensieri che ci attanagliano l’anima vengono sciacquati, rimescolati e alleggeriti dalle immagini con cui Hermann Hesse ci culla.
“Felicità”, la poesia di Hermann Hesse per apprezzare la vita
“Felicità” è una poesia di Hermann Hesse che ci fa riflettere sull’importanza delle piccole cose, delle piccole sfumature e, perciò, della vita stessa.
Hermann Hesse
Nato il 2 luglio 1877 in Germania, Hermann Hesse è considerato uno degli intellettuali più importanti del secolo scorso. Scrittore, pittore e poeta, è stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura “per la sua scrittura ispirata che nel crescere in audacia e penetrazione esemplifica gli ideali umanitari classici, e per l’alta qualità dello stile”.
Inizialmente disorientato sul suo futuro, non riesce subito a trovare la propria strada, fugge dopo pochi mesi di seminario imposto dai genitori. Si trasferisce a Tubinga per proseguire la vita borghese, ma dopo un viaggio verso l’India decide di abbandonale la moglie schizofrenica e i figli. Da questa esperienza nascerà Siddharta.
Hermann Hesse si rifugia in Svizzera dove trova il luogo dello spirito e conduce una vita pacifica. Si schiera apertamente contro il nazismo e nel 1946 vince il Premio Nobel per la letteratura. Morirà il 9 agosto 1962. Dopo la sua morte, sarà simbolo degli dei pacifisti americani contro la guerra in Vietnam.
Photo Credit: https://www.hessemontagnola.ch