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“Io sono una stella” di Hermann Hesse, sublime poesia sull’importanza dell’amore vero

Vivi la magia di un inno contro l'egoismo, l'avidità, la tirannia attraverso i versi di "Io sono una stella" meravigliosa poesia di Hermann Hesse.

Io sono una stella di Hermann Hesse è una poesia che evidenzia tutto il male che genera la superbia, l’egoismo, l’arroganza. Una poesia di grande formazione e dal carattere fortemente spirituale, che mette in evidenza come il culto della forza finisce per avere l’effetto opposto rispetto a quello sperato. 

La poesia di Hermann Hesse è un inno al culto dell’amore, della tolleranza, del rispetto del prossimo, delle relazioni positive. Un componimento che fa capire la grandezza del grande autore tedesco, che della spiritualità ha fatto il suo percorso di vita. 

Io sono una stella è una lirica senza tempo. Oggi, potrebbe diventare benissimo il manifesto ci coloro che credono ancora che il potere basato sulla forza, sulla divisione, sulla chiusura, sulla prevaricazione, sulla tirannia è qualcosa di malato, di dannoso. 

Bisognerebbe insegnare ai bambini e ai ragazzi il messaggio che condivide questa poesia, perché possano percepire che la vera stella è quella che ama tutto ciò che la circonda.

Io sono una stella di Hermann Hesse

Io sono una stella nel firmamento,
Che osserva il mondo, disprezza il mondo,
E e si consuma nella propria luce.

Io sono il mare di notte tempesta,
il mare che grida e che accumula nuovi
peccati e all’antico fa ammenda.

Io sono stato bandito dal vostro mondo
Cresciuto nella superbia, tradito dall’orgoglio,
Sono un re senza un Regno.

Io sono la passione senza parole,
In una casa senza camino, in una guerra senza spada,
è la mia stessa forza che mi ammala.

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Ich bin ein Stern, Hermann Hesse (testo originale)

Ich bin ein Stern am Firmament,
Der die Welt betrachtet, die Welt verachtet,
Und in der eignen Glut verbrennt.

Ich bin das Meer, das nächtens stürmt,
Das klagende Meer, das opferschwer
Zu alten Sünden neue türmt.

Ich bin von Eurer Welt verbannt
Vom Stolz erzogen, vom Stolz belogen,
Ich bin ein König ohne Land.

Ich bin die stumme Leidenschaft,
Im Haus ohne Herd, im Krieg ohne Schwert,
Und krank an meiner eignen Kraft.

Io sono una stella, la confessione di un “Re senza corona”

Io sono una stella di Hermann Hesse è un piccolo grande capolavoro senza tempo. Una poesia di grande attualità, in un momento in cui molti “regnanti”, molti esseri umani si considerano come le stelle. 

Una “stella” è un corpo celeste che brilla di luce propria. Ma gli esseri umani non possiedono questa virtù sono costretti a dover condividere o meglio dover cercare luce in qualcosa di esterno. 

Un segno che l’interdipendenza umana è un concetto naturale, vero, non soggetto ad interpretazione, neppure poetica. 

Ecco perché Hermann Hesse inizia la poesia proprio rompendo questa verità. 

Io sono una stella nel firmamento,
Che osserva il mondo, disprezza il mondo,
E e si consuma nella propria luce.

Senza la condivisione e il sostegno che arriva dalla natura e dal miracolo della Terra, esiste solo il buio. 

Nessuno può permettersi di disprezzare il mondo, senza il quale anche il più grande genio tra gli umani finisce inevitabilmente per capitolare. 

La figura a cui dà voce Hermann Hesse vive la propria vita assalito da un’energia autodistruttiva.

Io sono il mare di notte tempesta,
il mare che grida e che accumula nuovi
peccati e all’antico fa ammenda.

Un personaggio che, come tanti hanno vissuto in questo Pianeta, porta con sé solo distruzione, odio, morte. 

Un essere per certi versi demoniaco che dove  esiste o è esistita la civiltà è stato costretto a vivere nei margini.

Io sono stato bandito dal vostro mondo
Cresciuto nella superbia, tradito dall’orgoglio,
Sono un re senza un Regno.

La civiltà si contrappone alla barbarie, proprio in virtù della messa al bando di “stelle del firmamento” pericolose per gli esseri umani e per i territori dove questi vivono. 

Purtroppo, la storia ci ha condannato a dover subire i danni provocati da queste “stelle malate”, che hanno finito quasi sempre a perdere la corona in nome dell’amore e della giustizia. 

L’amore non concepisce il crimine, non riconosce la violenza, non crea distanze e muri. Quindi, quando è l’amore a vincere, lòa civiltà prende forma e ogni “astro malmesso” non è ritenuto meritevole di attenzione.

Hermann Hesse chiude il poema con versi che fanno capire come tutto ciò che brucia dentro di negativo, finisce inevitabilmente per ammalare proprio chi la vive. 

Chi non imposta il proprio cammino sul concetto dell’amore e del rispetto è destinato a dover vivere l’amarezza di una passione priva di qualsiasi bellezza. Tutto diventa grigio e da stella ci si trasforma inevitabilmente in un infinito “buco nero” distruttivo per sè stessi e per gli altri.

La poesia è contenuta in Musica e solitudine

Io sono una stella è tratta da Musica e solitudine una raccolta di poesie scritte dal premio Nobel Hermann Hesse e date alle stampe per la prima volta nel 1915.

Si tratta di liriche intense, colme di nostalgia per un’infanzia e una giovinezza luminose, ricche di esperienze personali e affettive felici.

In esse è facile ritrovare sentimenti e aspirazioni che sono di tutti.

Questa nuova traduzione italiana è arricchita da alcuni acquerelli dell’autore che, pur nella distanza temporale e spaziale in cui sono stati realizzati, rendono immagine visibile, e non solo mentale, quanto le parole del poeta suggeriscono.

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