I versi tratti da Quercia potata di Hermann Hesse sono un inno alla fiducia nel domani e alla costanza, a mettersi in gioco impegnandosi nella creazione di un domani radioso. Questi versi sono utili per ricordare, e soprattutto ricordarci, che gli ostacoli i problemi che colpiscono le nostre giornate non riusciranno mai ad abbatterci del tutto.
Quercia potata
Hermann Hesse, Quercia potata
Ti abbiamo tagliato,
albero!
Come sei spoglio e bizzarro.
Cento volte hai patito,
finché tutto in te fu solo tenacia
e volontà!
Io sono come te. Non ho
rotto con la vita
incisa, tormentata
e ogni giorno mi sollevo dalle
sofferenze e alzo la fronte alla luce.
Ciò che in me era tenero e delicato,
il mondo lo ha deriso a morte,
ma indistruttibile è il mio essere,
sono pago, conciliato.
Paziente genero nuove foglie
Da rami cento volte sfrondati
e a dispetto di ogni pena
rimango innamorato
del mondo folle.
Fiducia nelle capacità dell’uomo
Hermann Hesse nasce a Calw, il 2 luglio del 1877, e vive un’infanzia tormentata. La sua sensibilità subisce la disciplina e dottrina religiosa del padre. Una figura che lui teme e ama profondamente allo stesso tempo. Nei suoi lavori è sempre avvertibile la costante ricerca di una pace interiore, che arriva dopo i tormenti dei suoi anni in famiglia. Dalle opere di Hermann Hesse traspare una profonda sofferenza, pur sempre sorretta dalla forza insita in ogni essere umano, dall’idea di libertà volta al poter percorrere la propria strada godendo dei piaceri della vita.
Non abbiamo dati certi sulla destinazione della poesia di Hermann Hesse, ma possiamo immaginare, tenendo presente l’impronta filosofica che ha caratterizzato la vita di Hesse, che la poesia sia nata per invitare l’umanità intera alla pazienza e alla fiducia nelle proprie capacità. Il coraggio di ogni giorno è una raccolta di scritti autobiografici che copre l’intera vita del poeta. Centrale, all’interno dell’opera, è l’individualità del singolo individuo, che deve impegnarsi a sviluppare un pensiero critico e indipendente senza uniformarsi al pensiero dominante.