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“Suonatina di pianoforte” di Eugenio Montale, connubio di musica e poesia

Poesia e musica sono due arti che dialogano fra loro in mille modi diversi e che, in fondo, si somigliano. In occasione della Giornata mondiale del pianoforte leggiamo "Suonatina di pianoforte", un meraviglioso componimento che Eugenio Montale dedica al connubio fra poesia e musica.

La musica รจ poesia. La poesia รจ musica. Lo sa bene Eugenio Montale, autore che ha dedicato la vita al poetare concentrandosi sul valore del suono, sulle potenti immagini che attraverso quest’ultimo possono essere veicolate nei componimenti. Ed รจ proprio in occasione della Giornata mondiale del pianoforte, che ricorre l’88esimo giorno dell’anno proprio per ricordare gli 88 tasti che compongono lo strumento, che vogliamo condividere con voi “Suonatina di pianoforte”, degli splendidi versi in cui Montale utilizza la metafora della melodia suonata al pianoforte per avvolgerci ed ammaliarci.

Una storia di inchiostro e di suoni

Se dovessimo descrivere il ritmo di “Suonatina di pianoforte”, probabilmente parleremmo di un inizio quieto, armonioso, che scoppia dopo un crescendo per placarsi di nuovo, sul finale, e lasciarci ammaliati da una melodia che non conosciamo nรฉ ascoltiamo, ma si costruisce in modo spontaneo nel nostro cuore proseguendo con la lettura.

“Vieni qui, facciamo una poesia
che non sappia di nulla
e dica tutto lo stesso,
e sia come un rigagnolo di suoni
stentati
che si perde tra le sabbie
e vi muore con un gorgoglio sommesso;
facciamo una suonatina di pianoforte
alla Maurizio Ravel,
una musichetta incoerente
ma senza complicazioni”.

Siamo catapultati in un mondo in cui musica, poesia e vita sono realtร  inscindibili fra loro. Ci ritroviamo immersi in una storia bella ed insensata, o bella perchรฉ insensata, e proviamo una sensazione piacevole nel crogiolarci in tale “rigagnolo di suoni”. Il pianoforte, strumento che si presta perfettamente alle sonatine improvvisate, fresche e nate quasi dal caso, รจ protagonista di un componimento dove la musica si fa al contempo strumento e metafora per descrivere il reale.

“Suonatina di pianoforte” di Eugenio Montale

“Vieni qui, facciamo una poesia
che non sappia di nulla
e dica tutto lo stesso,
e sia come un rigagnolo di suoni
stentati
che si perde tra le sabbie
e vi muore con un gorgoglio sommesso;
facciamo una suonatina di pianoforte
alla Maurizio Ravel,
una musichetta incoerente
ma senza complicazioni,
che tanto credi proprio
a grattare nel fondo non cโ€™รจ senso;
facciamo qualcosa di โ€œgenere leggeroโ€.

Vieni qui, non cโ€™รจ nemmeno bisogno
di disturbar la natura
coโ€™i suoi seriosi paesaggi
e le pirotecniche astrali;
neโ€™ tireremo in ballo
i grandi problemi eterni,
lโ€™immortalitร  dello Spirito
od altrettanti garbugli;
diremo poche frasi comunali
senza grandi pretese,
da gente ormai classificata,
gente priva di โ€œprofonditร ;
e se le parole ci mancheranno
noi strapperemo il filo del discorso
per svagarci

in un minuetto approssimativo
che si disciolga in arabeschi dโ€™oro,
si rompa in una gran pioggia di lucciole
e dispaia lasciandoci negli occhi
un pullulare di stelle, unโ€™ossessione di luci.

Poi quando la suonatina languirร  davvero
la finiremo come vuole la moda
senza perorazioni urlanti ed enfasi;
la finiremo, se ci parrร  il caso,
nel momento in cui pare ricominciare
e il pubblico rimane con un palmo di naso.

La spegneremo come un lume, di colpo. Con un soffio”.

Eugenio Montale

Eugenio Montale nasce a Genova il 12 ottobre 1896 da una famiglia benestante. Il padre di Eugenio รจ infatti proprietario di una ditta che produce prodotti chimici. Lโ€™infanzia e lโ€™adolescenza sono segnate dalla salute precaria, che non permette al giovane di condurre la vita gioiosa e spensierata che si addice ai ragazzi della sua etร .

A causa delle continue polmoniti, Eugenio Montale viene indirizzato verso gli studi tecnici, piรน rapidi e meno impegnativi di quelli classici. Diplomatosi in ragioneria con ottimi voti nel 1915, coltiva tuttavia la passione per la cultura umanistica studiando da autodidatta e frequentando le lezioni di filosofia della sorella Marianna, iscritta alla facoltร  di Lettere e Filosofia. Intanto, la Prima Guerra Mondiale esige nuove reclute. รˆ cosรฌ che, nel 1917, Montale viene arruolato nella fanteria dopo aver svolto il servizio militare e combatte fino al 1920, quando viene congedato con il grado di tenente.

Negli anni โ€™20, il fascismo comincia a diffondersi in Italia. Eugenio Montale รจ uno dei tanti intellettuali che nel 1925 sottoscrive il โ€œManifesto degli intellettuali antifascistiโ€ concepito da Benedetto Croce. Questo รจ un anno fondamentale nella vita del poeta: al 1925 risale, infatti, la prima pubblicazione di โ€œOssi di seppiaโ€, che segna un punto di svolta nella carriera letteraria di Montale.

Nel 1927, Eugenio Montale si trasferisce a Firenze, dove collabora con importanti riviste e dirige il Gabinetto Vieusseux, incarico da cui viene allontanato nel 1938 a causa della sua riluttanza nei confronti del fascismo. Nonostante ciรฒ, il soggiorno fiorentino รจ uno dei periodi piรน pieni e vivaci della vita di Montale, che qui compone le โ€œOccasioniโ€ e incontra per la prima volta Irma Brandeis e in seguito anche Drusilla Tanzi, che diventerร  moglie del poeta.

Eugenio Montale si trasferisce a Milano nel 1948. Qui, comincia a collaborare con il Corriere della Sera, giornale per cui scrive critiche letterarie, reportage e articoli piรน generici. Montale continua a pubblicare opere in versi e in prosa, nel 1962 sposa finalmente Drusilla Tanzi, dopo 23 anni di fidanzamento.

Il matrimonio non รจ destinato a durare: Drusilla muore nellโ€™ottobre del 1963, dopo un periodo di dolore e malattia. A lei รจ dedicata la raccolta โ€œXeniaโ€. La poesia montaliana si fa piรน cupa, disillusa: i versi cantano il distacco dalla vita, i cambiamenti della modernitร , le trasformazioni culturali. Nel 1975, il poeta viene insignito del Premio Nobel per la Letteratura โ€œper la sua poetica distinta che, con grande sensibilitร  artistica, ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioniโ€.

Muore il 12 settembre 1981 nella clinica San Pio X. Viene sepolto a Firenze, accanto alla moglie Drusilla.

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