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“Pensa agli altri” di Maḥmūd Darwīsh, una poesia per ricordarci di prenderci cura del prossimo

“Pensa agli altri” è una bellissima poesia in cui Maḥmūd Darwīsh ci invita a riflettere sulle nostre vite e sul ruolo che rivestiamo all’interno della società.

Pensa agli altri” è una toccante poesia di Maḥmūd Darwīsh per riflettere sul nostro apporto nella società e su quanto potremmo rendere questo mondo un posto migliore se solo ci prendessimo più cura del nostro prossimo.

Una candela in mezzo al buio

“Mentre pensi agli altri, quelli lontani, pensa a te stesso,
e di’: magari fossi una candela in mezzo al buio”.

La chiusa di “Pensa agli altri” condensa il senso dell’intero componimento di Maḥmūd Darwīsh.

Spesso siamo così impegnati ad inseguire le cose futili con cui colmiamo il vuoto della nostra esistenza, che perdiamo di vista chi ci sta accanto, in senso concreto ed astratto.

Non ci rendiamo conto del fatto che le nostre azioni hanno un effetto su altri individui, né ci fermiamo a pensare all’altro, il nostro prossimo.

“Pensa agli altri” è una delle poesie più toccanti di Maḥmūd Darwīsh, poeta, scrittore, giornalista e attivista palestinese che con la scrittura ha tentato di tenere viva l’attenzione sulla questione palestinese e ha cantato temi universali quali l’amore, la morte, la straordinarietà della vita, il ruolo dell’uomo nella società.

Proprio a quest’ultima tematica si riallaccia “Pensa agli altri”, un invito a non restare chiusi nel nostro guscio di individualismo, a guardare più lontano, a prendersi cura dell’altro, ad averne considerazione; perché se ognuno di noi riuscisse ad essere la “candela in mezzo al buio” dell’ultimo verso del componimento di Darwīsh, allora la luce sarebbe tanta e tale da illuminare il mondo e i suoi abitanti.

“Pensa agli altri” di Maḥmūd Darwīsh

“Mentre prepari la tua colazione, pensa agli altri,
non dimenticare il cibo delle colombe.

Mentre fai le tue guerre, pensa agli altri,
non dimenticare coloro che chiedono la pace.

Mentre paghi la bolletta dell’acqua, pensa agli altri,
coloro che mungono le nuvole.

Mentre stai per tornare a casa, casa tua, pensa agli altri,
non dimenticare i popoli delle tende.

Mentre dormi contando i pianeti , pensa agli altri,
coloro che non trovano un posto dove dormire.

Mentre liberi te stesso con le metafore, pensa agli altri,
coloro che hanno perso il diritto di esprimersi.

Mentre pensi agli altri, quelli lontani, pensa a te stesso,
e di’: magari fossi una candela in mezzo al buio”.

فكر بغيرك

أَنتَ تُعِدُّ فطورك، فكِّرْ بغيركَ
لا تَنْسَ قُوتَ الحمام

وأَنتَ تخوضُ حروبكَ، فكِّر بغيركَ
لا تَنْسَ مَنْ يطلبون السلام

وأَنتَ تُسدِّذُ فاتورةَ الماء، فكِّر بغيركَ
مَنْ يرضَعُون الغمام

وأَنتَ تعودُ إلى البيت، بيِتكَ، فكِّرْ بغيركَ
لا تنس شعب الخيام

وأَنت تنام وتُحصي الكواكبَ، فكِّرْ بغيركَ
ثَمَّةَ مَنْ لم يجد حيّزاً للمنام

وأَنتَ تحرِّرُ نفسك بالاستعارات، فكِّرْ بغيركَ
مَنْ فَقَدُوا حَقَّهم في الكلام

وأَنتَ تفكِّر بالآخرين البعيدين، فكِّرْ بنفسك
قُلْ: ليتني شمعةٌ في الظلام

Chi era Maḥmūd Darwīsh

Nato in Palestina nel 1941, Darwīsh è stato un poeta, scrittore e giornalista prolifico. È noto per essere stato membro dell’Autorità Nazionale Palestinese e per aver militato fino alla fine in difesa della sua terra natia, sebbene abbia vissuto la maggior parte della sua vita in esilio.

È lui l’autore della celebre “Dichiarazione d’Indipendenza dello Stato Palestinese”.

Il dolore del distacco dalla Palestina ha sempre accompagnato la sua produzione letteraria. Le ventiquattro raccolte di poesie da lui composte sono amatissime dai lettori arabi, e trattano temi quali la patria perduta, la guerra, la disillusione e la perdita della propria identità.

Le poesie di Darwish tradotte in lingua italiana sono pochissime in confronto alla vasta produzione dell’autore palestinese. Fra le opere presenti nel nostro paese, segnaliamo “Una trilogia palestinese”.

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