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“Io penso a te, mia Lou, mentre sono di guardia”, la poesia di Apollinaire durante la guerra

“Io penso a te, mia Lou, mentre sono di guardia” è una poesia di Guillaume Apollinaire dedicata all’amata mentre era in guerra

Con la poesia “Io penso a te, mia Lou, mentre sono di guardia” oggi vogliamo ricordare l’anniversario del grande poeta Guillaume Apollinaire, nato a Roma il 26 agosto del 1880 e morto a Parigi il 9 novembre del 1918.

“Io penso a te, mia Lou, mentre sono di guardia”

Io penso a te, mia Lou, mentre sono di guardia
Vedo lassù il tuo sguardo negli occhi delle stelle
E nel cielo è il tuo corpo, consolante illusione
Nata dal desiderio che attizzano le raffiche
Attorno a me soldato perso nei suoi pensieri.

Amore tu non sai che cosa sia l’assenza
E forse non puoi credere che sembra di morire.
Ogni ora all’infinito cresce la sofferenza.
Quando il giorno finisce si comincia a soffrire
E quando torna notte la pena ricomincia.

Amore, io spero ormai soltanto nei ricordi
Nelo loro specchio tornano giovinezza e bellezza.
Invecchierai amore, invecchierai un giorno.
E’ lontano il ricordo come un corno da caccia.
O lenta, lenta notte, o mio fucile peso.

Uno sfogo disperato

“Io penso a te, mia Lou, mentre sono di guardia” è una poesia molto profonda. Guillaume Apollinaire la scrive mentre è al fronte. Il poeta, infatti, si era arruolato come volontario allo scoppio della Grande Guerra e diventò sottotenente. Questo componimento, quasi una lettera d’amore, è un disperato tentativo di sfogarsi per liberare la mente dalle atrocità a cui assiste tutti i giorni. Il dolore di vivere un combattimento del genere viene infiammato dalla mancanza della donna amata Lou. L’assenza, spiega Apollinaire, reca una sofferenza talmente grande che sembra di morire. Il pensiero e il ricordo di Lou, nonostante la forte mancanza, riescono in qualche modo a distrarlo, Apollinaire la cerca in cielo, di notte, tra le stelle brillanti.

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Guillaume Apollinaire

Nato a Roma Apollinaire ebbe un’adolescenza instabile e disordinata, trascorsa tra vaste letture e numerosi viaggi, ma con studi non regolari. Conobbe e frequentò artisti d’avanguardia a Parigi, tra i quali anche i poeti Giuseppe Ungaretti e Max Jacob e il pittore Pablo Picasso. fu sospettato di essere l’autore del furto del dipinto della Gioconda avvenuto il 20 agosto del 1911 al Museo del Louvre; in seguito a tali sospetti, fu arrestato ed incarcerato, salvo poi risultare del tutto estraneo ai fatti ed in seguito rilasciato. Nel 1913 “Alcools”, raccolta delle migliori poesie composte fra il 1898 e il 1912, che rinnovò profondamente la letteratura francese e influenzò quella italiana. “Alcools” e “Calligrammes” sono i suoi capolavori.

Alice Turiani

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