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“Fine settimana di Gloria” di Maya Angelou: l’orgoglio di essere sé stessi

Scopri "Fine settimana di Gloria" la poesia di Maya Angelou dedicata a tutti coloro che si accontentano del loro lavoro e non ambiscono ad apparire.

Fine settimana di Gloria (Weekend Glory) di Maya Angelou è una poesia che nella sua semplicità trasferisce un messaggio di grande impatto sociale e che celebra il Weekend come essenza del proprio essere.

Maya Angelou diventa l’ambasciatrice di tutti quei lavoratori che a “testa alta” sono fieri della loro vita e non devono competere e dimostrare niente a nessuno. 

La poesia dell’autrice americana è il manifesto esplicito di tutta quella gente onesta, che preferisce vivere la propria vita senza compromessi, sotterfugi e azioni illecite.

Descrive lo stato d’animo di quei lavoratori che non hanno bisogno di indebitarsi fino al collo per apparire. 

Weekend Glory di Maya Angelou è una lezione di vita per tutti nessuno escluso. È una poesia che, malgrado sia stata scritta nell’ambito della lotta per i diritti civili e contro la discriminazione che colpisce i neri americani e in generale tutte le minoranze, può essere il simbolo di un modo d’intendere la vita.

Solitamente, questa società sembra privilegiare l’esibizione superficiale di ricchezza e status, trascurando il vero significato della vita. 

L’autrice, una donna nera della classe operaia, mette in evidenza il divario tra il suo stile di vita appagante e modesto e la superficialità di coloro che cercano di impressionare gli altri.

Maya Angelou critica la mercificazione che sembra colpire la Blackness (l’orgoglio di essere neri) e al conformismo superficiale della società. In definitiva, la poesia celebra le gioie semplici e la resilienza della classe operaia.

Ma, leggiamo la poesia per apprezzarne il grande valore umano e sociale.

Fine settimana di Gloria di Maya Angelou

Alcune persone sciocche
non si rendono conto di come stanno le cose,
si atteggiano e si pavoneggiano
e si mettono in mostra,
tirandosela.

Si trasferiscono in condomini
sopra i ranghi,
impegnano le loro anime
alle banche locali.
Comprano auto di grossa cilindrata
che non possono permettersi,
girano per la città
facendo finta di annoiarsi.

Se vogliono imparare a vivere bene la vita
dovrebbero studiare me il sabato sera.

Il mio lavoro in fabbrica
non è una grande scommessa,
ma pago le bollette
e non ho debiti.
Mi faccio i capelli
per il mio bene,
così non devo raccattare
e non devo fare soldi a palate.

Prendo i soldi della chiesa
e vado dall’altra parte della città
a casa della mia amica
dove organizziamo il nostro giro.
Incontriamo i nostri uomini e andiamo in un locale
dove la musica è forte
e al punto giusto.

La gente scrive di me.
Non riescono a capire
come faccio a lavorare tutta la settimana
in fabbrica.
Poi mi metto in ghingheri
e ridere e ballare
e allontanare le preoccupazioni
con uno sguardo sorridente.

Mi accusano di vivere
di vivere alla giornata,
ma chi vogliono prendere in giro?
Anche loro.

La mia vita non è il paradiso
ma di sicuro non è un inferno.
Non sono al top
ma mi sento soddisfatta
se riesco a lavorare
e di essere pagata bene
e ho la fortuna di essere Nera
il sabato sera.

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Weekend Glory, Maya Angelou

Some clichty folks
don’t know the facts,
posin’ and preenin’
and puttin’ on acts,
stretchin’ their backs.

They move into condos
up over the ranks,
pawn their souls
to the local banks.
Buying big cars
they can’t afford,
ridin’ around town
actin’ bored.

If they want to learn how to live life right
they ought to study me on Saturday night.

My job at the plant
ain’t the biggest bet,
but I pay my bills
and stay out of debt.
I get my hair done
for my own self’s sake,
so I don’t have to pick
and I don’t have to rake.

Take the church money out
and head cross town
to my friend girl’s house
where we plan our round.
We meet our men and go to a joint
where the music is blue
and to the point.

Folks write about me.
They just can’t see
how I work all week
at the factory.
Then get spruced up
and laugh and dance
And turn away from worry
with sassy glance.

They accuse me of livin’
from day to day,
but who are they kiddin’?
So are they.

My life ain’t heaven
but it sure ain’t hell.
I’m not on top
but I call it swell
if I’m able to work
and get paid right
and have the luck to be Black
on a Saturday night.

L’essere è più importante dell’avere

Fine settimana di Gloria di Maya Angelou assume una valenza simbolica molto importante. È l’atto di orgoglio di tutti i lavoratori che non vogliono accettare uno stile di vita che vada oltre le proprie possibilità. 

Il poema dell’autrice americana è una critica all’apparire. È l’antitesi di quella falsa immagine che molti programmi televisivi e diversi profili social rappresentano al pubblico. È un atto di coscienza responsabile che fa della dignità umana il valore più alto.  

Nelle prime due strofe, l’autrice indica quegli individui che sentono il bisogno di mascherare la propria personalità e la propria vita in pubblico, spesso chiedendo in prestito ingenti somme di denaro per acquistare oggetti come automobili di lusso e condomini costosi.

Il tutto per dimostrare di essere diverso da ciò che sono realmente. Un modo di vivere che è lontano da quello che invece dovrebbe caratterizzare le persone con la testa sulle spalle. 

Se vogliono imparare a vivere bene la vita
dovrebbero studiare me il sabato sera.

Maya Angelou invita esplicitamente queste persone prive di concreta personalità a guardare invece alla vita di coloro che, come l’autrice, il sabato sera non perdono tempo ad inseguire i falsi miti. 

Il sabato sera, il weekend diventano il simbolo di una presa di coscienza individuale e sociale.

L’autrice afferma infatti che il suo lavoro in fabbrica le offre l’opportunità di poter vivere onestamente senso dover accumulare debiti. Non a bisogno di fare soldi a palate per vivere bene, sta bene così.

Ed il sabato sera con un’amica incontrano i loro uomini e godono della serata in un bel locale con la musica giusta. 

Mi accusano di vivere
di vivere alla giornata,
ma chi vogliono prendere in giro?
Anche loro.

In questi versi c’è l’esempio del contrasto culturale tra l’autrice e i presunti cultori dell’esibizionismo e dell’apparire.

“Vivere alla giornata” non è affatto motivo di vergogna, anzi l’essenza del vivere senza stress e senza dover inseguire nessuno.

Di certo, la vita non è “rosa e fiori” per nessuno, ma di sicuro se c’è l’umiltà di sapersi accontentare arriva la soddisfazione e lo stare bene. 

Ma, soprattutto, la forza di non perdere quell’identità e quella dignità che ogni essere umano dovrebbe possedere e difendere di fronte a qualsiasi cosa. 

ho la fortuna di essere Nera
il sabato sera.

Due versi di grande coraggio e personalità quelli con cui chiude la poesia Maya Angelou. Dovremmo saper fare nostri e condividere questi valori. 

Soprattutto, in cui l’apparire è diventato l’unico motivo per esistere. Grazie Maya Angelou.

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