In una poesia romantica come questa, Pedro Salinas, poeta spagnolo attivo soprattutto negli anni ‘20, descrive un profondo bisogno di amare, al fine di trovare un equilibrio al quale lasciarsi andare.
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Il desiderio di un abbraccio
Nei versi della poesia leggiamo l’esigenza, che ognuno di noi ha, di abbandonarsi tra le braccia e i baci dell’amato. Traspare anche la paura, il senso di precarietà della vita, che il poeta combatte cercando gesti concreti, ‘’mappe, telefoni, presagi’’. Perché l’amore è questo: specchio del nostro io ma anche delle nostre incertezze. Così, in quei momenti di abbandono, anche in un semplice abbraccio, si ricerca un porto sicuro dove poter condividere i nostri silenzi e scacciare quella “solitudine immensa’” che si prova.
Nato a Madrid nel 1891 e morto a Boston nel 1951, Pedro Salinas è stato uno dei maggiori poeti e critici spagnoli del Primo Novecento. Al centro della sua poesia si colloca il tema dell’amore, considerato dal poeta come l’unica realtà conoscibile.
La poesia “E sto abbracciato a te”
Il modo tuo d’amare
È lasciare che io ti ami.
Il si con cui ti abbandoni
È il silenzio. I tuoi baci
Sono offrirmi le labbra
Perché io le baci.
Mai parole o abbracci
Mi diranno che esistevi
E mi hai amato: mai.
Me lo dicono fogli bianchi,
mappe, telefoni, presagi,
tu, no.
E sto abbracciato a te
Senza chiederti nulla, per timore
Che non sia vero
Che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
Senza guardare e senza toccarti.
Non debba mai scoprire
Con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d’amarti solo io.