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Dino Buzzati e la scrittura salvifica in “Tre colpi alla porta”

In occasione dell'anniversario della nascita di Dino Buzzati, vi proponiamo uno stralcio di "Tre colpi alla porta, ovvero precaria situazione di mio fratello il postino", un poemetto in cui l'autore indaga, fra gli altri temi, il ruolo della poesia nell'esistenza dell'essere umano.

Il 16 ottobre del 1906 nasceva a Belluno Dino Buzzati, che è stato prolifico scrittore, giornalista, librettista, scenografo, costumista, poeta e perfino pittore. La sua opera più celebre, “Il deserto dei Tartari“, è entrata a pieno diritto nel canone letterario europeo. Nel giorno in cui ricorre l’anniversario della sua nascita, vogliamo ricordare Dino Buzzati leggendo uno stralcio di un suo poemetto molto poco noto, “Tre colpi alla porta, ovvero precaria situazione di mio fratello postino”, in cui l’autore riflette sul ruolo della poesia e della scrittura nella vita dell’uomo. 

Secondo Dino Buzzati, non importa se ciò che scriviamo non acquista la forma che avevamo pensato, gli standard che avremmo voluto raggiungere. Ogni tentativo di scrittura è valido, importante e, soprattutto, significativo. Perché la scrittura salva, così come la parola.

Uno stralcio di Tre colpi alla porta di Dino Buzzati

L’importante nella poesia è lo stacco
imprevedibile e stagno
che fa sentire la presenza
e il genio, la stoltezza divina
che riallaccia i funerali dell’eroe

con il dente che duole, con l’elenco del telefono
alla B là dove dice
Broggi Giannina Broggi Giovanna Broggi Giovanna
Broggi Giovanni Broggi Giovanni Broggi Giovanni
Battista
Broggi Giuditta

cateratta di umanità sconosciuta
e ciascuno polvere verme niente mondo sterminato
con dentro però la fiaccola accesa
che va che va e desidera e chiede
e ha bisogno, ed è sperduta
e tremola al respiro della notte

nell’ombra del ponte immortale
e piange. Ed è bambina, è gatto diseredato
è uccellino, è passero delicato e morente,
dove il lumino leggendario.
Ciao ciao, chissà quando, vero?

Manda una cartolina, amore.
Si vide l’orso al finestrone,
si vede il fumo lentamente Nantucket.
Sparire di là, di là dove mai
avrò il coraggio.

Dino Buzzati

Dino Buzzati è stato uno scrittore, giornalista, pittore, drammaturgo, librettista, scenografo, costumista e poeta italiano. Fin da studente collaborò al Corriere della Sera come cronista, redattore e inviato speciale. Studia al liceo classico Giuseppe Parini di Milano e successivamente s’iscrive a giurisprudenza per assecondare la volontà della famiglia e si laurea nel 1928. Nello stesso anno entra come praticante al Corriere della Sera, del quale diverrà in seguito redattore e infine inviato. Nel 1933 esce il suo primo romanzo. Tra il 1935 e il 1936 si occupa del supplemento mensile La Lettura.  Nel 1958 pubblica “Sessanta racconti” che vincerà il Premio Strega. Buzzati si sposa nel 1966 con la giovane Almerina Antoniazzi. Morirà di tumore al pancreas nel 1972.

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